GLI IGNAVI E I TIEPIDI: CHI SONO?

Vi ho spiegato più volte che Dante era un iniziato, non a caso la sua più grande creazione si intitola DIVINA COMMEDIA.

l’opera di Dante Alighieri era intitolata semplicemente “Commedia”. Il titolo “Divina Commedia” fu introdotto successivamente, probabilmente nel XVI secolo, per sottolineare la grandezza e la perfezione dell’opera dovuta all’intervento soprannaturale: Dante era stato un mezzo per far scendere nella materia la luce divina

Nella sua magnificenza, questa opera divina contiene tanti elementi di indagine spirituale ed esoterica, ma oggi voglio focalizzarmi su un aspetto che si ritrova anche nel Vangeli: GLI IGNAVI E I TIEPIDI

Nella Divina Commedia di Dante Alighieri, gli ignavi sono coloro che in vita non si sono schierati né dalla parte del bene, né dalla parte del male. Figure che non hanno mai osato avere un’idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre a quella del più forte.
Dante li colloca nell’Antinferno, luogo che precede l’Inferno vero e proprio, poiché non sono degni né del premio eterno del Paradiso, né della vera e propria punizione eterna dell’Inferno.

La loro pena è quella di essere punti da insetti e di inseguire una bandiera senza insegna, simbolo della loro mancanza di una direzione nella vita.


Nel canto III dell’Inferno, Dante descrive gli ignavi in modo vivido e sprezzante:

«Questi miseri, che mai non fur vivi,
erano ignudi e stimoli da mosconi
e di vespe, che li facean rei di fango.
Dalle loro ferite usciva un sangue
che, mischiato con lacrime, ai loro piedi
da fastidiosi vermi era raccolto».


La condizione degli ignavi è particolarmente misera e la loro pena è di essere dimenticati da tutti, sia da Dio che dagli uomini.


«Non ragioniam di lor, ma guarda e passa», dice Virgilio a Dante nel canto III dell’Inferno, sottolineando il disprezzo per questa categoria di peccatori.


Gli ignavi rappresentano una critica di Dante all’indifferenza e alla mancanza di impegno nella vita. Il poeta condanna coloro che non prendono posizione e non si assumono la responsabilità delle proprie azioni.

Questo aspetto è uno dei 2 pilastri del lavoro su di sè o Risveglio della coscienza

Chi non prende posizione, non rimane fedele alla propria anima e non prende coscienza che è responsabile al 100% della propria esistenza, vivrà ogni giorno nell’inferno e nel buoi della coscienza!

Vediamo invece cosa dice il Maestro Gesù Cristo a proposito dei tiepidi….

Apocalisse 3:15-16: “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, né caldo né freddo, io ti vomiterò dalla mia bocca.”

Matteo 6:24: “Nessuno può servire due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si legherà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza”. Questo versetto sottolinea l’importanza di una scelta chiara e decisa tra seguire Dio e seguire altre priorità.

Luca 9:62: “Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio”. Questo versetto invita a una sequela di Gesù senza esitazioni o ripensamenti.

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio” aeternum

La perfetta salute e il pieno Risveglio sono in realtà la stessa cosa

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