IL SENSO DELLA MORTE: PASSARE A MIGLIOR VITA

Ognuno di noi ha sentito pronunciare almeno una volta questa espressione: ‘E’ passato a miglior vita’. Ma cosa vuol dire?

La morte, soprattutto tra gli individui medi del mondo occidentale è vissuta come una fine e non come un NUOVO INIZIO. 

Questo atteggiamento della personalità conferma l’attaccamento alla vita che si manifesterà anche in altri aspetti quotidiani. 

Nell’ambito iniziatico si parla di ‘passare a miglior vita’ perché la vera vita è quella che mette in contatto l’uomo con il Regno dei Cieli. 

Il Regno dei Cieli è già qui e si può approdare ad esso vedendo la bellezza dentro e fuori di se attraverso il lavoro su di se o Risveglio

Quando si inizia ‘a vedere’ il Regno dei Cieli, stazionando nel QUI e ORA si vive ogni momento presente con la consapevolezza che è l’unico momento di esistenza.

Di conseguenza, la morte verrà percepita come un evento naturale e necessario per l’evoluzione dell’anima.

L’anima passa a miglior vita (in realtà ci impiega qualche giorno ad abbandonare il corpo fisico), quando ha terminato di compiere la sua missione nel ruolo che aveva incarnato. 

Quindi non esiste una ‘morte meglio di un altra’, come sento spesso dire. Non esiste il tempo giusto per morire.

E’ un illusione della mente credere che sia più opportuno morire a 90 anni perché altrimenti ‘è troppo presto’.

Presto per cosa? Presto per chi?

Se entrate nel sentire secondo cui un anima si incarna su un pianeta (non necessariamente deve essere la Terra, dal momento che nel Logos solare esistono anche altri pianeti abitati), per compiere la sua missione eppoi andare via. Dove sta l’errore nel morire? Dove sta il problema nel morire?

Ognuno morirà quando ha finito di svolgere ciò che doveva fare e la sua anima ha sviluppato le virtù che gli servivano per poi passare alla vita successiva.

Tutto qui.

Per l’anima, la morte è uno stato evolutivo necessario, non una disgrazia. 

È la personalità che soffre perché percepisce il distacco dalla materia visibile. 

In realtà la morte è una rinascita. 

Gesù attraverso la sua VIA CRUCIS lo mostra dettagliatamente:

la risurrezione riguarda l’anima, che conosce un nuovo sguardo e dei nuovi occhi per vedere la bellezza li dove vedeva solo brutture. 

L’anima, corpo dopo corpo, si evolve indipendente dai capricci della personalità.

Anche per questo propongo di lavorare su di se e risvegliarsi al vero se, utilizzando i mezzi che propongo ai miei corsi.

Questo passaggio è fondamentale comprenderlo, è la via per entrare nella vibrazione dell’esistenza.

Investite il tempo e l’energia per comprendere cosa siete venuti a fare su questo pianeta e soprattutto nella nazione Italia (se mi state leggendo dall’Italia), dal momento che qui è presente una delle sfide karmiche più impegnative degli ultimi 50 anni e di tutta l’Europa occidentale!

La morte è vita. Senza la prima anche la seconda perderebbe il suo senso vibratorio. 

Avete materiale sufficiente su cui riflettere…

Tanto bene!

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio” aeternum

La perfetta salute e il pieno Risveglio sono in realtà la stessa cosa

PUBBLICAZIONI

QUELLA INSPIEGABILE PAURA DI ESISTERE.
Manuale di Risveglio e guarigione. L’arte della presenza con esercizi pratici e capitolo extra

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Il dolore è ciò con cui ci identifichiamo quando non conosciamo noi stessi

IL DIGIUNO: UNA PRATICA SPIRITUALE PRIMA CHE FISICA

Chi mi segue conosce quali sono le mie intenzioni quando decido di scrivere un contributo nel mio sito: veicolare  le in-formazioni rilevanti ai fini evolutivi, affinché chi legga possa lavorare sui piani superiori dell’esistenza.

Il digiuno è un argomento molto interessante per la guarigione esoterica, di cui mi occupo in abbinata alla guarigione spirituale.

Senza rischiare di esagerare, potrei dire che è un passaggio fondamentale per l’evoluzione della coscienza di ciascuna persona che voglia individualizzarsi (diventare adulto al livello cosciente, ovvero creare l’autocoscienza).

Un pò di storia

Il termine «digiuno» deriva dal latino ieiunus, cioè «a stomaco vuoto».

Il digiuno è utilizzato da sempre, direi da millennio me tecnica di purificazione…già ai tempi di Cristo incarnato in Gesù se ne parlava; nei vangeli se ne parla esplicitamente in un paio di episodi:

1- Quando digiunate non diventate malinconici come gli ipocriti che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. […..]. Lavati il volto e profumati la testa perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo. (Matteo 6,24)

2- Or Gesù, pieno di Spirito Santo, partì dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo. Digiunò 40 giorni e 40 notti, non mangiò nulla in quei giorni….passati quei giorni ebbe fame e il Diavolo lo tentò.. (Matteo 4- 1,3). Dunque Gesù si preparo alla tentazione e alle prove spirituali con un digiuno di quaranta giorni.

Nelle società primitive il digiuno era spesso uno strumento per controllare o soddisfare le divinità, un modo per favorire la virilità o per prepararsi a osservanze cerimoniali.

La pratica del digiuno era nota ai Fenici, agli Assiri, ai Babilonesi e agli Egizi, i quali digiunavano solennemente nei culti funerari. Questi riti avevano una funzione preparatoria di purificazione, alla quale si giungeva attraverso una rigorosa pratica ascetica fatta di preghiere, astinenza sessuale e digiuno, condizioni che permettevano ai sacerdoti e agli iniziati di prendere parte alla santità divina. 

Nella prospettiva di purificazione era consuetudine, per gli Egizi, praticare l’astensione dal cibo per almeno tre giorni al mese allo scopo di conservare la buona salute e la vitalità giovanile. Sembra che questo costume avesse effetti benefici, tanto è vero che lo storico Erodoto descrisse gli Egizi come un popolo molto sano. 

L’astensione dal cibo era usata anche dagli antichi Greci prima della consultazione degli oracoli e per celebrare le divinità. 

“consuetudine religiosa ebraica che i giovani sposi digiunino il giorno del loro matrimonio, ma questo serve solo a ricordare la regola igienica di quel grande statista che era Mosè: generare dei geni attraverso le onde supreme dell’amore che deriva dall’infinito.” 

Anche molti santi, anche dei secoli più recenti, sceglievano il digiuno come pratica ascetica di rigenerazione e pulizia, abbinata alla preghiera e alla introspezione. San Pietro Crisologo a proposito del digiuno diceva: <<Il digiuno lava via la sporcizia dei sensi, cancella i peccati dell’anima, dissipa le colpe del cuore, facendo sparire le macchie dal cuore e conduce con straordinario splendore tutto l’uomo al candore della castità>>

Il digiuno e i suoi molteplici aspetti

Il digiuno ha più aspetti interessanti da approfondire

  • Digiuno fisico: non alimentarsi e rimanere a ‘stomaco vuoto’ con il solo fine di rinvigorire il corpo fisico
  • Digiuno spirituale: rinunciare con gioia a tutte quelle sollecitazioni esterne che disturbano l’anima con lo scopo di lasciar spazio all’anima e non solo allo stomaco
  • Digiuno combinato: saltare un pasto consente di alleggerire i corpi sottili e lasciare che lo spirito abbia spazio e tempo per emergere. E’ il momento migliore per ascoltarsi

Dice San Bernardo: <<La preghiera ottiene la forza per digiunare. Il digiuno rafforza la preghiera, mentre quest’ultima santifica il digiuno e lo presenta a Dio>>

Il cibo e la nutrizione (link articolo) hanno un valore rilevante nella vita dell’uomo di oggi, forse anche troppo però. Il nutrirsi è diventata quasi un ossessione per l’uomo di oggi che spesso dimentica le buone pratiche per prendersi cura di se, tramandate dai saggi. La saggezza popolare talvolta da più risposte di quante se ne possano immaginare.

Abbia visto come nelle società greche, egizi, Etc era solito digiunare, non era una pratica ‘strana’ come è vissuta ad oggi, nell’era del tutto e subito!! Si, perché ora si mangia non solo sempre ma anche subito ed ecco che emergono fast food che letteralmente significa ‘’cibo veloce’’: veloce da mangiare, veloce da preparare e veloce da pagare. Il messaggio sotteso è: mangia velocemente purché tu ti senta sazio e così ti sentirai bene.

Ho approfondito in un articolo apposito l’importanza sulla qualità e la quantità del cibo (clicca qui), oggi invece voglio focalizzarmi sulla credenza per cui si crede che si stia bene solo mangiando a sazietà.

Tutta la comunità scientifica è concorde nell’affermare che non bisognerebbe mai mangiare fino a sazietà ma lasciare sempre un pò di ‘spazio’ all’interno dello stomaco. Oltre a questo ciò che mi ha sempre colpito di più è la meccanicità del ragionamento fatto prima in merito al fast food.

Perché mangiare veloci? Per andare dove? Per fare cosa? Forse l’uomo di oggi, che si considera il più evoluto, in realtà non sa distinguere le priorità dalle necessità. E a ciascuna di queste non sa più dare un ordine!

Il digiuno non è solo del cibo, come vi accennavo prima, riguarda anche i pensieri pesanti, le parole cattive, le intenzioni malvagie, i desideri esasperati, la diffamazione, la malvagità in genere. Per malvagità intendo tutte quelle intenzione più o meno inconscio con le quali l’uomo vive meccanicamente senza accorgersi di ciò che dice e di ciò che fa.

L’uomo è peccatore dal momento che non vive una vita sua, pensa di farlo ma non è così. 

L’uomo vive in base alle forme pensiero, le convinzioni, i dettami e le azioni già preconfezionate e pronte per lui. Ci si adegua, ci si adatta e vive di queste costruzioni meccanicamente e a ripetizione.

Quindi non è lui: Tu sei colui che E’ non colui che HA.

I pensieri che hai ereditato dal passato, i traumi, Etc fanno si che tu non possa essere tu, l’anima. Per approfondire clicca qui

A tal proposito è anche interessante ciò che dice Sant’Alfonso Maria De Liguori: <<Chi sta attaccato alla gola  e non tende a proposito a mortificarla, non farà mai alcun progresso notabile nello Spirito>>

Con questo il santo voleva dire che è necessaria la volontà e l’azione per poter apportare un mutamento nell’intimo dell’anima. Questo tema è approfondito appositamente nel 1° anno con il corso di risveglio della scuola della nuova era

Il digiuno è anche quello dell’anima: dai social, dalle continue sollecitazioni esterne, dalle informazioni e dalla cosiddetta contro informazione. Avete tutto ciò che vi serve e tutte le informazioni utili già qui. Ora, identificandovi con l’anima che siete scorgerete la vostra verità.

Per l’uomo è sempre piuttosto difficile fidarsi di se stesso e per questo spesso predilige affidarsi completamente agli altri, anche per non assumersi ulteriori responsabilità.

Digiuno spirituale

Il digiuno spirituale coinvolge il corpo fisico e quello animico. Digiuno e astinenza spesso ‘vanno a braccetto’ e non sono forme di disprezzo del corpo, bensì strumenti per rinvigorire lo spirito, capace di esaltare il divino sé di ciascuno.

<<Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio>>

(Mt 4,4)

Di fatto digiunare nel significato più ampio significa astenersi, rinunciare a qualcosa per approdare a un sentire più profondo, intimo.

I 7 passi spirituali per il digiuno 

  • Il silenzio
  • L’abbandono
  • l’introspezione
  • I pensieri
  • La volontà
  • l’amore
  • L’intelligenza

Il digiuno è la preghiera che si esprime attraverso il corpo

Nella tradizione cristiana viene utilizzato per molti scopi, ne elenco alcuni:

  • un lutto
  • La guarigione 
  • La giustizia
  • La difficoltà
  • La penitenza
  • Debito nei confronti di Dio
  • Preparazione ad eventi importanti 

Ci sono state addirittura delle sante che hanno vissute quasi solo di eucaristia. Il loro nutrimento era il corpo di Cristo.

Il Digiuno fisico in pillole

Il digiuno fisico è il più conosciuto. Di seguito vi elenco alcuni suggerimenti:

  • Il digiuno intermittente permette di far riposare le mucose è un ottimo modo per disintossicarsi e alleggerirsi. In tal modo vi predisponete anche ad una più efficace apertura allo Spirito Divino che vi sovrasta.
  • Preparare il pane con le proprie mani è una delle soddisfazioni più grandi e belle: il profumo irresistibile che emana appena sfornato è davvero delizioso e si propaga lentamente in tutta la casa! Perché non preparare il pane per il giorno del digiuno?
  • “Imparerete e vi renderete conto che il digiuno sono l’unica vera chiave per raggiungere una vita suprema, la rivelazione di un mondo superiore e del mondo spirituale.” Arnold Ehret
  • L’aria è più importante del cibo per vivere. Respirare nel modo corretto è dunque essenziale. Non fate esercizio in una stanza chiusa e piena. Mettetevi di fronte a una finestra aperta. Fate un respiro profondo e completo con ogni esercizio. Inspirate dal naso ed espirate dalla bocca. Guardatevi in uno specchio mentre fate gli esercizi e ammirate la flessibilità e il modo aggraziato in cui compite ogni movimento. Innamoratevi di voi stessi anche se nessun altro lo fa

Da questo articolo avrete compreso che il digiuno fa bene al corpo e all’anima…

Avete materiale su cui riflettere….

Maria Sara D’Agostini

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LA PASQUA: IL SIGNIFICATO ESOTERICO

Eccomi di nuovo qui per un altro passaggio fondamentale della vita del Maestro Gesù Cristo, dopo l’articolo sul Natale e quello sul Battesimo di Cristo, ovvero la seconda iniziazione, tratterò ora la Quinta Iniziazione: la Resurrezione e l’Ascensione.

La vita di Gesù Cristo sia da esempio per ciascuno. Che il percorso da lui tracciato sia abbracciato da ogni individuo che sia pronto a intraprendere la Via

L’Ascensione e la Resurrezione

Il nuovo Testamento non ci ha lasciato molti dettagli di questo episodio, ovvero la crisi o Resurrezione di Cristo. Dopo la crocifissione ben poco si conosce della vita di Cristo. Per comprendere a fondo questa Quinta Iniziazione è fondamentale aver fatto proprio il significato profondo della quarta iniziazione, la crocifissione.

Secondo gli apostoli del Nuovo testamento, quando risuscitò il corpo di Cristo appariva identico al precedente ma non si può dire se fosse il corpo fisico mortale resuscitato, oppure il corpo spirituale visibile solo a chi l’amava o ancora un nuovo corpo fisico che si era costruito simile al precedente.

Tralasciano questi particolari ciò che è certo è che il Cristo risuscitò effettivamente e fu visto da molte persone.

Il Cristo dapprima ascende al Padre, ovvero torna alla casa del Padre e solo così può Resuscitare a vita nuova, come vi ho spiegato nei dettagli precedentemente.

La profondità della Pasqua

Il primo significato profondo della resurrezione riguarda proprio la morte. Attraverso la Resurrezione, Cristo dimostrò che la morte non poteva dominarlo. Lui era il Salvatore e iniziazione dopo iniziazione arrivò a dominare la paura della morte, fino alla morte stessa.

Per la maggior parte del popolo la vita era terminata con la crocifissione, mentre per Cristo e i suoi discepoli non era affatto così. Il mondo non era finito con la croce, ma mediante la resurrezione ne iniziava uno nuovo.

I tre giorni di attesa

Sicuramente i 3 giorni di assenza, dalla crocifissione alla Resurrezione, per i discepoli saranno stati giorni difficili, giorni di prova e di fede. 

Con la morte fisica di Cristo in croce è possibile credere che vissero nella disperazione in quanto era terminata malamente la causa a cui si erano spontaneamente dedicati: la missione affianco del Signore Gesù Cristo, nonostante tutti li considerassero folli e venissero spesso derisi per questa loro scelta.Questa tematica è quanto mai attuale: molte persone in passato e nel presente, vengono derise per aver dimostrato audacia e sicurezza sostenendo le loro tesi

Tutto ciò svanì con la Resurrezione. Fu l’evento che modificò i sentimenti e i pensieri dei discepoli. La fiducia, l’amore e la speranza vennero ravvivati da questo lieto evento.

Con la Resurrezione si da ‘il via libera’ alla diffusione del messaggio di Cristo ai popoli, il Regno di Dio può espandersi sulla Terra perché ormai è davanti agli occhi di tutti che Cristo è risorto, quindi è il Signore, colui che E’.

L’immortalità

In questa iniziazione gioca un ruolo fondamentale l’immortalità. Potremmo dire che la Resurrezione è l’emblema del significato profondo dell’immortalità per ciascun individuo.

Fino a che non percepirete l’immortalità in ogni istante della vostra vita, sarà sempre la morte a gestire le vostre esistenze. Per morte non intendo solo quella fisica ma soprattutto quella dell’anima e dello spirito. Potete scegliere ogni giorno se essere guidati dagli istinti inferiori della personalità oppure dall’anima. Per approfondire clicca qui

La paura è un aspetto della mortalità che diventa nulla quando si penetra nell’immortalità dell’esistenza. La Resurrezione deve essere un esempio per tutti

Solo quando la morte verrà considerata un altro passo compiuto, sul cammino che porta alla luce, allora l’essere umano si potrà ritenere libero.

Il Cristo quindi è asceso in Cielo, ovvero è tornato alla casa del Padre.

Spiego nel dettaglio queste tematiche nel corso di 1° anno della Scuola della nuova Era

Saranno gli esseri umani che nella nuova epoca verso cui ci stiamo avviando, dimostreranno l’immortalità dell’anima.

Il messaggio della Pasqua

La chiave della vittoria sulla morte è possibile mediante un amore incondizionato, di cui il Servizio ne è l’espressione massima. In questi termini può essere compreso il significato profondo portato dal Cristo con la Resurrezione.

L’amore rende più umili e saggi, evita che le forze oscure possano prendere piede nel corpo astrale e permette l’espansione della luce. Attraverso l’amore emerge la verità..

Per dirla in parole semplici: i primi cristiani amavano il Cristo e il Cristo presente in ciascuno di loro. 

La rinascita del Cristo ha insegnato anzitutto agli Apostoli eppoi a tutti gli uomini, che è possibile rinascere anche in una stessa vita mortale. La rinascita è quella dell’anima che inizia a risvegliarsi a se stessa, a provare amore incondizionato, ad amarsi e ad amare come non si era mai permessa di fare prima.

Creare una nuova realtà esistenziale, libera e creativa. Basti pensare all’esempio dell’apostolo Simone che nonostante avesse abbracciato assieme al fratello la missione del Cristo Gesù, all’inizio aveva delle resistenze nel credere che fosse possibile vivere una nuova vita interiore, pur mantenendo lo stesso corpo fisico. Gesù Cristo gli dimostrò, attraverso una serie di azioni e esempi, che ciò era possibile.

Direte voi, e noi come potremmo fare? Seguendo l’esempio del Cristo e avviando un processo di risveglio.

Cristo era risorto e con la sua Resurrezione aveva provato che l’umanità portava in sé il germe della vita e che non esisteva morte per l’uomo capace di seguire le orme del Maestro

Attraverso i processi dell’evoluzione e dell’iniziazione ci dimostrò il senso e lo scopo della vita divina presente tanto in lui quanto in noi. Cristo risorse perché era umano ma anche divino, rivelando agli uomini il mistero della continuità dello sviluppo dell’anima anche oltre la morte del corpo fisico.

Cristo fu il primo a sottoporsi a tutti i riti dell’iniziazione in pubblico, al cospetto del mondo, dando in questo modo all’umanità una dimostrazione della divinità accentrata in una sola persona, affinché tutti potessero vedere, credere e sapere, seguire i suoi passi….

Potrei aggiungere molti altri aspetti ma per ora può andar bene così; già se fate vostri gli elementi che vi ho scritto in questo articolo qualcosa dentro di voi non sarà più come prima…

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio” aeternum

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LA PARABOLA DELLE 5 VERGINI SAGGE E LE 5 VERGINI FOLLI

Questo lavoro è da considerarsi un articolo di guarigione esoterica e spirituale

‘’Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini, le quali, prese le loro lampade, andarono incontro allo sposo. Cinque di esse erano folli e cinque sagge. Le folli, nel prendere le loro lampade, non presero con sé l’olio; le sagge, invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio nei vasi. Siccome lo sposo tardava, tutte cominciarono ad assopirsi e si addormentarono. Nel cuore della notte si levò un grido: «Ecco, arriva lo sposo, andategli incontro!». Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le folli dissero alle sagge: «Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si stanno spegnendo». Ma le sagge risposero: «No, perché non ce ne sarebbe abbastanza per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratene per voi». Ora, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; le vergini che erano pronte entrarono con lui nella sala delle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi giunsero anche le altre vergini e dissero: «Signore, signore, aprici». Ma egli rispose: «In verità vi dico: non vi conosco». Vegliate dunque, poiché non sapete né il giorno né l’ora. Matteo 25: 1-13

Come ho più volte ricordato, nei Vangeli si cela una profonda saggezza che è di aiuto e sostegno per chiunque sia sulla Via.

I Vangeli appartengono al Nuovo Testamento in cui si da forza all’ascolto della Parola unita all’azione concreta.

Anche in questa parabola come nelle altre che ho spiegato nei miei ultimi seminari, è necessario ‘decodificare’ le parole di Gesù Cristo e dargli una lettura da poter riportare ai tempi attuali e nella vostra quotidianità.

Gesù utilizzava le parabole con le persone ‘esterne’ alla cerchia dei discepoli; in questo modo il messaggio era destinato solo a chi fosse pronto ad aprirsi alla Via, al Risveglio della coscienza. Da qui ci si può ricollegare anche a un altro passo del Vangelo: ‘’Non date le perle ai porci’’

Questa parabola è piena di simboli e simbologie che riportano l’uomo direttamente alla ri-scoperta della Verità. Andiamo nel dettaglio

Le 5 vergine folli e le 5 vergine sagge

Il numero 5 viene più volte ripetuto in questa parabola….rappresenta le 5 virtù dell’esistenza: bontà, giustizia, amore, salvezza e verità. La loro ottava bassa, ovvero le 5 vergini folli sono invece i loro difetti corrispondenti

Vi è la rappresentazione di queste 5 virtù e 5 vizi sottoforma di persone.

Queste 10 vergini rappresentano le 5 virtù e i 5 vizi dei piani dell’esistenza umana.

Le 5 vergini folli

Ciascuna vergine aveva un suo nome, non mi soffermerò su questo aspetto, quanto sulle caratteristiche di ciascuna vergine folle. Questo vi consente di entrare subito nella parabola e di sentirla come strumento di vita quotidiana.

La prima vergine folle

Era priva di bontà e preoccupata solo per se stessa. Non notava chi gli era attorno o per negligenza o per volontà. Spesso parlava male degli altri

La seconda vergine folle

Si sentiva sempre vittima e la colpa era sempre degli altri. Per queste ragioni commetteva molte ingiustizie. Qui emerge un aspetto della personalità molto comune nell’uomo medio che si ritiene libero nel suo sentirsi vittima perché non consapevole che è la sua gabbia

La terza vergine

Era infelice perché sentiva odio e disprezzo verso gli altri. Gioiva delle disgrazie altrui ed era sempre molto arrabbiata.

La quarta vergine

Era molto precipitosa e soprattutto istintiva. Ciò le faceva prendere le decisioni con impeto a tal punto che ad essa veniva riconosciuta poca fiducia. Non rifletteva, ciò è evidente dal momento che agiva d’istinto.Non ascoltava gli altri e questo suo istinto profondo faceva si che non riuscisse a discernere le persone.Rispetto alla terza vergine, non era cattiva ma inaffidabile questo si

Commento

Come scrissi tempo fa su un mio twitter: o agisce l’intuito o l’istinto. Se si manifesta uno non può esserci l’altro.

Questo aspetto della sua personalità non le permetteva di compiere buone azioni e quindi non riusciva a uscire dalla sua stessa gabbia, in un ciclo infinito.

Questo è molto comune ad un certo stadio della coscienza in quanto non essendosi riconosciuta come anima, non potrà riconoscere le anime attorno a lei. Vedrà solo dei corpi o gusci nei quali riconoscerà l’unico aspetto di se che ‘vede’. Ne consegue che non riusciva a esprimere le virtù dell’anima

La quinta vergine 

Oggi la potremmo definire la personalità bugiarda per eccellenza. Arriva anche ad inventare false notizie per poi diffonderle. La menzognera per eccellenza. In questo periodo storico, la quinta vergine è particolarmente diffusa alla società. Una personalità di questo tipo si crea una sua realtà, da lei stessa creata e ci si perde all’interno.

Le 5 vergini sagge

Come anticipato nell’introduzione, le vergini sagge rappresentano le virtù opposte a quelle incarnate dalle vergini folli. Ricorso che sono: Bontà, giustizia, amore, salvezza e verità

Vediamole nel dettaglio

  • Tova – Era molto buona e sempre disponibile per tutti. E’ stata molto amata da bambina e ha sempre dimostrato una certa sensibilità. Ora riversa tutto l’amore che ha ‘assorbito’ verso gli altri. Aiutava chiunque avesse bisogno di un sostegno e consolava gli infelici. Tutto l’amavano
  • Tzadka – La potremmo definire la ‘donna dei giusti’. Dal padre aveva ereditato un forte senso di giustizia che riportava con orgoglio nella vita. Capiva che le sofferenze degli esseri non venivano date loro a caso ma erano effetti di cause che essi stessi avevano creato. Era affascinata dal mondo
  • Ahavah – Ammirava e prendeva da esempio la madre, che con passione e ardore, nonostante le difficoltà, si dedicava con amore alla famiglia e alla cura dei figli. Sorrideva alle nuvole, agli animali e a chiunque incontrasse anche se erano contrariati. Era tenera e delicata
  • Hokhmah – Molto silenziosa e riservata era una grande osservatrice. Amava svolgere le sue principali azioni nel silenzio…Si poneva molte domande rispetto alla vita e ne cercava le risposte. La sua curiosità era spiccata. Amava istruire e condividere le ‘sue scoperte’ anche con parenti e genitori. Sapeva ascoltare
  • Amena – Era la donna della sincerità , la trasparenza fatta persona a tal punto che non aveva ‘scheletri nell’armadio’. Era venuta sulla terra per diffondere la Verità e testimoniarla. Esotericamente si dice che chi è portatore di verità , come Amena, è libero e dunque non soggetto al karma. I suoi occhi, che sono lo specchio dell’anima, emanavano luce. Era contemplativa e riflessiva. Amava contemplare il sorgere del sole. Adorazione e contemplazione sono le 2 virtù principali di questa vergine

Commento

La contemplazione e l’adorazione sono virtù per nulla scontate. L’anima deve sentirsi in pace e vibrare a livelli energetici più elevati della personalità per riuscire ad avvertire questo senso di pace profondo che sostiene la contemplazione. L’adorazione è un vero e proprio atto magico in cui viene compiuta la volontà di abbondinarsi allo Spirito Santo. Per queste ragioni Gesù scelse Maria come modello della quinta vergine: Maria contemplava il maestro anche per ore per opera dello Spirito Divino o Santo.

L’olio e la lampada 

L’olio rappresenta la forza vitale di ciascun essere, mentre la lampada il serbatoio da cui attingere la forza vitale. Questa apparente sintetica spiegazione in realtà cela molti significati; infatti la forza vitale può essere rappresentata dall’energia vera e propria, ma anche dal sangue, piuttosto che dall’aria e dall’acqua. Tutti questi elementi sono o contribuiscono a definire la forza vitale di ciascun individuo, 

Anche per la lampada la decodifica è simile; può rappresentare il plesso solare che ‘contiene’ la forza vitale ma anche i polmoni attraverso i quali viene utilizzata l’aria e cosi via…

Nella parabola quindi si fa riferimento alla capacità degli esseri di mantenere viva e attiva la propria forza vitale in modo da poter accogliere Colui che viene sottoforma di luce, saggezza, sapienza.

Ciascuno di voi avrà sperimentato almeno 1 volta che se per periodo, talvolta anche breve, avete praticato le virtù sopra elencate: bontà, salvezza, amore, verità e giustizia, avevate una forza vitale che vi ha permesso di affrontare meglio eventuali ostacoli e anche di portare gioia nel mondo

Potremmo definirla la ‘forza dell’olio della lampada’ che è la stessa che emerge anche quando c’è una malattia. Dicono gli Iniziati che questa forza è anche riparatrice e se l’uomo ,quando è malato, sapesse attendere tranquillamente, sentirebbe lavorare dentro di se una forza vitale che lo risanerebbe e lo stabilizzerebbe.

Altra correlazione è tra la simbologia della lampada, ovvero il plesso solare e il segno della Vergine che è ad esso correlato. Per questo si parla delle 5 vergini sagge e le 5 vergini folli. Inoltre con il termine vergine, ci si riferisce anche alla purezza con cui si inizia il cammino interiore spirituale che porta a sviluppare o riconoscere le 5 virtù.

Il monito di questa parabola è il seguente: se l’essere umano vivesse, pensasse e sentisse correttamente, il plesso solare sarebbe sempre nelle condizioni di generare la forza vitale necessaria alle cellule. Questo consentirebbe agli individui di sentirsi sani, pieni di energia e vigorosi.

Invece Il significato da portarsi nella vita quotidiana è il seguente: 

Riempitevi di olio se volete accedere al Regno dei Cieli, accogliere lo Spirito Santo e aprirvi alla nuova vita. Come ci si ‘riempie di olio’? Manifestando le 5 virtù viste prima. Ci vuole pratica, costanza e il tempo necessario, ma come dice Gesù nel Vangelo: ‘’Chi persevererà fino alla fine, si salverà’’. 

Il vero olio non potrà essere regalato ma lo si può ottenere solo con il sacrifico e il dono incessante di sé. Risveglio spirituale

Rettitudine di pensiero e rettitudine di sentimento sono 2 stradi fondamentali da coltivare. Ci sono il cibo e l’aria ma senza buoni pensieri e intenzioni questi ultimi non saranno sufficienti.

Ci si deve preparare ad accogliere lo Spirito Divino e ci si deve meritare di poté entrare nel Regno dei Cieli.

La luce verrà solo se avete abbastanza olio per alimentare la fiamma e se ne farete scorta per i giorni di penuria

Tanto bene

Maria Sara D’Agostini

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BATTESIMO: IL SIGNIFICATO ESOTERICO

Il battesimo è un Sacramento, e come è insito nella parola stessa è sacro; si compie il sacrificio di elevare quell’anima sotto la protezione divina superiore. Ciò rimane tale anche se nell’attuale era sia molto più di moda la desacralizzazione.

Come vi ricordo sempre, nonostante la realtà possa sembrare ‘dura’ è esattamente ciò che serve per permettere l’evoluzione umana verso l’Era dell’acquario. 

La soluzione è lavorare dentro di se, ma contemporaneamente affacciarsi al mondo in cui siete immersi per comprendere a che punto è la realtà in cui vi siete incarnati.

Tu sei NEL mondo ma non Del mondo!

Questa espressione viene citata anche nei Vangeli

Il significato del battesimo ai giorni nostri

Con il Battesimo si aprono le porte alle influenze spirituali a certi centri del bambino, ma anche i germi del male sono in certo modo repressi e il bimbo viene fornito di una specie di angelo custode, che è una nuova e potente influenza verso il bene. Possiamo aggiungere che la croce fatta sulla fronte del bimbo con l’olio santo si vede sul doppio eterico per tutta la vita della persona ed è il segno del Cristiano. L’aura del bimbo è spesso una cosa magnifica, pura e di colore brillante, libera di avarizia, cattiveria ed egoismo, che così spesso oscurano la vita degli adulti. 

BATTESIMO E ACQUA SANTA

Il ministro di Dio con l’acqua santa, ovvero sacralizzata (resa sacra), conduce la materia eterica del bambino in forte vibrazione, onde stimolare il corpo pituitario, attraverso il quale influenzare il corpo astrale e il corpo mentale.

Inoltre facendo il segno della croce per tutta la lunghezza del corpo del bimbo, anteriormente e posteriormente, costruisce una forma-pensiero che per il bambino è una protezione che si presenta del colore della luce bianca

Ora passiamo all’esempio storico più determinante che riconduce gli uomini al proprio battesimo interiore…

ll battesimo nel giordano del Maestro Gesù

Il battesimo del Maestro Gesù avvenne a seguito della sua prima nascita a Betlemme, ovvero la prima iniziazione. Dopo aver purificato i corpi inferiori all’età di 30 anni Gesù è pronto per il secondo passaggio: il battesimo

Perché a 30 anni? Simbolicamente ciò significa che è avvenuto il perfezionamento dei 3 aspetti della natura inferiore: fisico, emotivo e mentale

Come spiego spesso nei miei corsi la triplice natura inferiore è lo strumento tramite il quale la coscienza si risveglia. L’intero percorso iniziatico del Maestro Gesù è e rimarrà sempre, l’esempio più eloquente del percorso di Risveglio che può compiere ciascun individuo nella sua incarnazione.

Cristo era pronto al ‘passaggio successivo’ avendo purificato i corpi inferiori e predisposto quelli superiori. Questo vi deve far riflettere sul vostro percorso attuale.

State purificando i corpi inferiori?

Vi state dedicando al raggiungimento e alla stabilizzazione nei corpi superiori dell’esistenza?

Ovviamente questi termini saranno più comprensibili a chi ha seguito i corsi della Scuola della Nuova Era, ma se mentre stai leggendo qualcosa risuona con la tua anima, probabilmente sei pronto anche tu a prendere in mano la tua vita integralmente!

Cristo si è incarnato per fare da esempio all’evoluzione dell’uomo, per portare il messaggio di salvezza. Non va assolutamente sprecata la possibilità di utilizzare l’esempio del Maestro per riportare luce nella vostra vita, li dove c’è buio.

In molti individui vi è la volontà di migliorare ma talvolta è ancora molto debole. La volontà, energicamente, dipende dal ‘famoso’ terzo occhio che sembra quasi essersi assopito nella maggior parte degli individui.

Il messaggio fondamentale portato dal Maestro Gesù è quello dell’Amore. Principio questo, mai rivelato prima della venuta di Cristo.

Cristo incarnò il più grande dei principi cosmici: l’AMORE

Così facendo consegnò all’uomo la prova che Dio è amore e che quell’amore può manifestarsi in forma umana.

Cristo avendo operato in se tutte le unificazioni necessarie per la purificazione inferiore e l’elevazione interiore, è ora pronto per il Battesimo nel Giordano davanti a Giovanni Battista.

A seguito di questa ulteriore purificazione, Gesù dovette affrontare molte tentazioni che lo elevarono ulteriormente.

Ciascuno di voi, può rivedersi in questo cammino, passo dopo passo, che ha come scopo finale solo l’AMORE per se stessi e per il prossimo.

Con il Battesimo Cristo si è identificato con l’anima, preparandosi dunque al passaggio ancora successivo: la trasfigurazione

Inoltre, il Battesimo nel Giordano rappresenta la fine di un periodo di preparazione e purificazione e l’inizio di un nuovo ciclo di estrema attività e dedizione al prossimo. 

Questi ultimi passi vi ricordano qualche passaggio della vostra vita vissuta fino ad ora?

Cosa potreste ‘assorbire’ e fare vostro, di ciò che state apprendendo con questo articolo?

Il termine PUREZZA, significa libertà da ogni legame, ossia dai vincoli della triade inferiore o personalità. Questa è la vera purezza e Gesù l’ha conquistata per poterla portare all’uomo come esempio vivente.

Oggi nel mondo vi è in atto un grande purificazione; non vi è possibilità alcuna di manifestare il proprio vero Sè, senza aver prima attraversato le acque della purificazione interiore, ovvero aver compiuto il lavoro su di se o Risveglio Spirituale.

Un gran numero di persone sta oggi scendendo verso il Giordano per entrare nelle sue acque purificatrici!

Tanto bene

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio” aeternum

La perfetta salute e il pieno Risveglio sono in realtà la stessa cosa

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MEDITAZIONE ATTIVA: VINCERE DENTRO DI VOI

La meditazione è una delle tecniche più conosciute e utilizzate per ‘condurre la mente nel silenzio’. In realtà è vero esattamente il contrario: prima si domina la mente, poi si può entrare in uno stato meditativo profondo.

Come spiego nei miei corsi, in particolare nel 1° e 2° anno, l’anima è la padrona di casa ma l’essere umano sembra aver dimenticato questo assunto fondamentale. 

Di conseguenza si fa gestire dai suoi pensieri e dalle emozioni che sente, e credendo di esserle, ci si IDENTIFICA.

Tutto ciò porta ad alimentare il dualismo e la spaccatura interna dell’uomo, il quale rimane intrappolato in un vortice di emozioni continue, a frequenze vibratorie sempre più basse. 

La meditazione attiva di cui parlo nel titolo di questo articolo e che insegno nei corsi, è il Risveglio Spirituale, mediante il Lavoro su di Sè.

Non sto parlando della meditazione da fare seduti a gambe incrociate, bensì di sforzarvi di rimanere presenti a voi stessi, mentre sbrigate tutti gli impegni quotidiani. 

Come utilizzare la meditazione attiva?

Il miglior mezzo e il più rapido per superare il vagare della mente è senza dubbio l’uso della volontà.

Serve molta volontà, ma solo così riuscirete a disciplinare i corpi, a identificarvi con l’anima e diventare i padroni della vostra anima.

Solo dopo ha senso agire con la meditazione passiva. Se prima non scoprite chi siete davvero, tutto ciò che fate proverrà sempre dalla personalità, con i suoi attaccamenti e meccanismi, che vi terranno schiavi di un apparato psico-fisico.

Soprattutto la mente o veicolo mentale, va disciplinato e educato, come fosse un muscolo del corpo. Altrimenti produrrà continuamente forme pensiero indefinite che vi tolgono energia per la costruzione del centro interiore.

Due esempi su tutti: 

1- Una lettera deve essere scritta accuratamente, evitando che per distrazione la si renda una cosa insignificante.

2- Un libro deve essere letto con tutta la vostra attenzione, facendo uno sforzo per comprendere il pensiero dell’autore. 

La mente, MENTE. Più chiaro di così!

La meditazione attiva è per la vita spirituale ciò che l’alimento è per la vita fisica 

Il centro interiore lo costruite mediante la concentrazione. Sapersi concentrare è già di per se una virtù, non scontata.

Se vi immergete completamente in ciò che state facendo ora, godendo di ogni singolo istante, vi renderete conto che siete altro dalla vostra mente e che se volete, la dominate.

È possibile educare la mente a vedere, allo stesso modo con cui vedete chiaramente un albero su una strada. 

Un altro metodo è lasciare venire i pensieri come vogliono ma rimanerne completamente indifferenti. Dopo un periodo di tempo, siccome ad essi non viene accordata alcuna energia, cessano di apparire e l’uomo può godere della sua calma. 

Non può essere la mente a continuarvi a controllare, altrimenti rimarrete sempre schiavi interiormente, anche se poi esternamente, fate le battaglie in piazza!

Prima liberatevi voi, profondamente. Poi forse potete sperare di aiutare gli altri a liberarsi, vedendo il vostro esempio. 

La libertà si conquista in questo modo, liberandosi dalle catene dell’ego che vi tengono schiavi del vostro apparato psico-fisico (fisico, emotivo e mentale), non è sufficiente fare manifestazioni e ribellarsi all’esterno. Vincete dentro! 

Maria Sara D’Agostini

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NUTRIZIONE ESOTERICA E CONSAPEVOLE: I 3 PASSI FONDAMENTALI

Il tema della nutrizione è uno dei temi più chiacchierati e divulgati nel campo della bio-etica.

Dunque non starò qui a ricordarvi l’alimentazione corretta, piani nutrizionali vari o le solite raccomandazioni per la salute.

Con questo articolo il mio intento è di farvi riflettere su un altro aspetto della NUTRIZIONE, ovvero quello energetico ed esoterico.

Faccio una premessa: alimentarsi e nutrirsi, sono due processi fisiologici differenti.

Posso alimentarmi inconsapevolmente, per saziarmi, mentre non posso nutrirmi se non c’è una coscienza sviluppata, presente a monte.

Etericamente parlando, il cibo ha una propria energia che si manifesta con il colore tipico di quell’alimento specifico.

L’essere umano che ingerisce il cibo, presenta la sua energia eterica (o del doppio eterico), per approfondire questo argomento vi rimando al mio corso di 2° anno. Cliccare di seguito per maggiori info.

CORSI DI RISVEGLIO SPIRITUALE E GUARIGIONE ESOTERICA – Dott.ssa Sara D’Agostini

La scelta di nutrirsi con consapevolezza presuppone un lavoro interiore che predispone l’anima ad ‘aprirsi’ al Se superiore. Vi dico questo perché altrimenti ogni scelta che fate (anche quella apparentemente più giusta per voi), proviene sempre da vostri bisogni o paure e quindi non è ‘pulita’ e diretta verso uno scopo elevato.

Per dirla in poche parole: prima sviluppate consapevolezza e solo successivamente sarete in grado di fare scelte vere, ovvero che provengono dall’anima e non dai capricci della personalità.

Le prime sono scelte vere, siete voi che scegliete, nel secondo caso è la personalità (fisico, emotivo e mentale) che sceglie per voi!

Come posso nutrirmi con consapevolezza?

Palando in termini esoterici, la nutrizione conosce due fasi:

La PRIMA avviene con il causale e il veicolo mentale (la scelta primaria della nutrizione – causale – e la mente che aiuta nella scelta)

La SECONDA coinvolge maggiormente il corpo astrale e eterico (elaborazione del cibo che si può equiparare all’elaborazione delle emozioni e manifestazione sul corpo fisico)

Vi indico di seguito i punti fondamentali che ritengo più importanti per una pratica alimentare consapevole ed energicamente corretta:

1- Scegliere gli alimenti etericamente più puliti

2- Cucinare con consapevolezza e mangiare in Presenza

3- Acquistare in un market che abbia una forma pensiero che risuoni con la vostra

Scegliere alimenti etericamente più puliti

Ciascuni alimento ha un colore che lo contraddistingue e che rappresenta la sua energia eterica, ovvero l’energia che riveste la materia fisica.

Ad esempio, verdure e frutta sono etericamente più puliti della carne o del pesce perché vivono in ambienti a loro volta ereticamente ed energicamente puliti rispetto a quelli animali.

Forse vi stupirò dicendovi che se gli animali venissero trattati attraverso un livello di coscienza superiori e in ambienti puliti sarebbe molto differente.

Ogni alimento ha la propria energia eterica che entra in contatto con l’energia eterica dell’uomo, mentre si nutre.

Scegliete alimenti che siano in accordo con le vibrazioni elevate della vostra coscienza. Per quanto possibile scegliete ad esempio della carne che rimanda all’etichette BENESSERE ANIMALE e simili, hanno un essenza eterica più pulita in quanto è agganciata una forma pensiero più elevata.

Qui interviene anche il corpo astrale dell’uomo. Le emozioni eccessive o represse, anche se in quel preciso momento mentre mangiate non sono manifeste, influenzano direttamente l’assorbimento del cibo e quindi il corpo eterico eppoi a cascata quello fisico. 

Questo punto è fondamentale: si parte anche da questi aspetti per poi sviluppare i cosiddetti disturbi compulsivi dell’alimentazione che si manifestano sempre a seguito di forti emozioni nell’astrale. In questo caso si può intervenire con la pranoterapia. Clicca di seguito per maggiori info: 

PRANOTERAPIA (PRANIC HEALING) PER I DISAGI DEL CORPO E DELLA PSICHE – chakra

Cucinare con consapevolezza e mangiare in stato di Presenza

Cucinare e mangiare sono due atti sacri. Ove per sacro intendo ‘rendere sacro’, ovvero sacrificare.

Prima di andare avanti nella lettura è fondamentale che comprendiate che cucinare e mangiare non sono momenti in cui ‘si perde del tempo’, come mi sento dire a volte, bensì momenti perfetti per la meditazione attiva. Pubblicherò prossimamente un altro articolo in merito.

Cucinare con amore e dedicando il tempo che serve è un atto di amore che donate a voi stessi, anche quando siete svogliati potete farlo con amore o senza amore.

Non è il tempo che decide quanto amore metterete nell’atto creativo, bensì il contrario. E’ l’amore che vi farà percepire lo spazio-tempo diversamente.

Il vostro dovere è di sviluppare consapevolezza, al resto pensa la vita.

Lo stato emotivo in cui vi trovate mentre mangiate o cucinate si trasferirà sul cibo che poi ingerirete.

Da alcune esperienze di chiaroveggenza si è visto che muta il colore del cibo a seconda dello stato emotivo in cui si trova la persona che cucina o che mangia. Questo accade per traslazione: l’energia dell’uomo si trasferisce al cibo mutandone le vibrazioni

Per questo la chiave è nel farsi trovare già Presenti e consapevoli in modo da elaborare il cibo nel migliore dei modi e di assorbire al meglio tutte le sostanze nutritive.

A proposito di ciò vi ricordo anche che il veicolo mentale ha enorme forza nell’influenzare gli altri veicoli inferiori, perciò bisogna allenarlo proprio come si farebbe con un muscolo del veicolo fisico.

Acquistare in un market che abbia una forma pensiero che risuoni con la vostra

Premessa: tutto ciò che viene creato ha una forma pensiero a monte attraverso la quale si è manifestata la creazione stessa.

Anche i market hanno la loro forma pensiero, per cui se scegliete un market la cui forma pensiero di origine è ‘Il risparmio’ sarete coinvolti in quella forma pensiero ogni qualvolta entrerete in quel luogo. Ciò influenzerà la vostra forma pensiero e dopo un pò vi abituerete alla nuova forma pensiero imposta dall’esterno.

Uno degli elementi del veicolo mentale è proprio l’abitudine.

Questo è il funzionamento delle forme pensiero del piano mentale per le quali per approfondimenti, vi rimando alla pagina dedicata alla Scuola della Nuova Era.

Come puntualizzo nell’ articolo che ho scritto sulla differenza tra risparmio e parsimonia, il risparmio è un illusione che si fa forma attraverso una forma pensiero che viene piacevolmente instillata nel corpo mentale delle persone con il solo scopo di farle sentire sempre più povere. 

In questo modo tutte le persone che vibreranno a quel livello di coscienza, legato al risparmio e al senso profondo di povertà (che nulla ha a che vedere con il conto in banca), saranno inesorabilmente attratti da quel market. E’ un circolo vizioso, più si è vicini alla forma pensiero e più se ne è attratti.

RICCHEZZA: RISPARMIO O PARSIMONIA? – Dott.ssa Sara D’Agostini

Conclusioni

Non sarà sufficiente mangiare finocchi tutti i giorni, diventare vegetariani o vegani per sentire la pace dentro e pensare di essere con la coscienza al suo posto.

Come avrete compreso da questo mio contributo, è necessaria una trasmutazione delle emozioni inferiori in superiori e l’elevazione ad un certo livello di coscienza per poter trasmutare tutte le energie del cibo e assorbirne tutti i nutrienti necessari. Si parte dal corpo causale e a discesa si giunge a quello fisico, se pensate di risolvere solo ’sistemando’ il veicolo fisico, vi mancherà sempre un passaggio!

Maria Sara D’Agostini

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RICCHEZZA: RISPARMIO O PARSIMONIA?

Oggi vi voglio parlare del significato esoterico del risparmio e di come la comunicazione di massa odierna, spinga le menti a focalizzarsi sul risparmio per mantenere basse le vibrazioni del singolo individuo e di conseguenza della comunità.

Chiariamo subito un concetto: il risparmio è l’ottava bassa della parsimonia. 

Non è questa la sede opportuna per dilungarsi nella spiegazione di cosa siano le ottave, lo spiego in dettaglio nel corso di 1° anno. 

Risparmio e risveglio spirituale

Il concetto di risparmio e’ quotidianamente sbandierato dalla comunicazione di massa come un ‘metodo efficace’ e da abbracciare, per sentirsi più ricchi e ‘furbi’. 

Questi due sentimenti sono tipici del corpo astrale dell’uomo medio italiano. 

La ricchezza non dipende dalla quantità di denaro che avete in banca e quindi da quanto ‘riuscite a risparmiare’, bensì dal vostro livello di coscienza. 

Sarà sempre l’interiorità e le vibrazioni interiori che emettete, a creare la vostra realtà esterna, non il contrario. 

Avrete a disposizione sempre la quantità di denaro che i vostri corpi sono in grado di gestire (al livello vibratorio). Sappiate che i soldi sono energia e possono danneggiare i corpi allo stesso modo delle sostanze velenose. 

Se non ‘siete PRONTI’ a vibrare a certi livelli, vi troverete a utilizzare i soldi malamente o a sviluppare attaccamento per essi. 

Entrambi sono effetti della manifestazione inferiore della personalità. 

Il risparmio tanto decantato dalla pubblicità è un illusione che annebbia la vista interiore dalla realtà. 

Non diventerete più ricchi risparmiando ma portando avanti con amore e volontà un lavoro interiore che vi consente di provare gioia indipendente dagli eventi esterni.

Quando si provano tali emozioni superiori, il mondo sarà costretto ad adeguarsi alle vibrazioni che emettete e la vostra priorità non sarà più possedere tanti soldi, ma avere una vita di gioia. Il denaro sarà una conseguenza; avrete sempre ciò che vi serve 

La realtà è che siete barricati dietro la paura di lasciarvi andare. Al livello mentale comprendete anche ciò che vi comunico, ma i corpi inferiori sono ancora identificati con l’attaccamento ‘alle sicurezze’, alla certezza del fine mese.

Sappiate che prima iniziate questo percorso di risveglio interiore e prima sarete liberi anche dalle forme pensiero di massa. 

La parsimonia

La parsimonia invece è un emozione superiore che permette una sana gestione del denaro e la scelta consapevole nel suo utilizzo. Per abbracciare questa emozione è necessario stazionare in uno stato di presenza dal quale si sviluppa anche la capacità di discernere, che è l’ottava alta di scegliere. 

Quotidianamente scegliete il risparmio o la parsimonia? Quale forma pensiero vi tiene ‘agganciati’? 

Maria Sara D’Agostini

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LIBERTA’ E LIBERO ARBITRIO: LA DISTINZIONE TRA UOMO E ANIMA

Nel linguaggio comune questi due termini vengono sovrapposti, conducendo le per-sone in errore e creando volutamente confusione. 

Il linguaggio è un arma molto potente per agire sui corpi sottili delle anime che si incarnano, in particolare sul corpo mentale. 

La libertà, come è intesa oggi, è ridotta alla possibilità di fare scelte quotidiane che si svolgono però sempre all’interno di un recinto costruito a tavolino dall’esterno.

 In tal senso la libertà è una ‘concessione’ che proviene dall’esterno. Condizionata. Più si cercherà di superare quel recinto più si verrà respinti al suo interno. Esattamente come avviene con le pecore al pascolo. 

Così facendo ogni persona crede di essere libera e ci si sente anche libera ma in realtà è circondata da un recinto spesso e ampio. È una libertà finta, per meglio dire è illusoria. 

Non potete definirvi liberi solo perché stasera sceglierete il film da vedere, magari su una delle nuove piattaforme digitali messe a disposizione dalla ‘’evoluzione umana’’ tecnologica. Ammesso che questa sia una e-voluzione e non una in-voluzione(ma non è il momento di approfondire questo argomento).

La libertà è un emozione superiore direttamente proporzionale al grado di distaccamento dall’ego. Meno vivete di ego e più sarete esseri liberi. 

Per chi ancora non lo sapesse, l’ego è la manifestazione ultima della personalità, ovvero: fisico, emotivo e mentale. 

L’attaccamento all’ego vi renderà schiavi in eterno; quando agisce l’ego, l’anima è addormentata. Si è spenta. 

Non siete voi, ma i vostri attaccamenti che vivono attraverso di voi. 

Nella misura in cui vi staccate dal vostro ego, tra le diverse qualità, emergerà anche la capacità di discernere e comprendere la differenza tra libertà e libero arbitrio. 

Il libero arbitrio

Il libero arbitrio appartiene all’anima. Per essere precisi all’espressione dell’anima attraverso la sua missione.

Ogni anima si è incarnata sul pianeta per svolgere una missione, solo che lo ha dimenticato e quindi vive con gli unici scopi di: comprarsi una casa, fare figli e se possibile farsi qualche vacanza in uno di quei posti dove c’è la sabbia bianca! (L’ordine delle priorità è quello reale di un uomo medio italiano).

Il libero arbitrio e’ l’emozione superiore che porta a un discernimento consapevole. Ogni anima accoglie in se tale sentire, quando sceglie di essere un mezzo a servizio della volontà divina. 

Da quel momento, ogni scelta viene compiuta con il solo scopo di portare a compimento la missione. 

La persona si fa da parte per lasciare posto alla volontà divina di agire. 

Questa è l’essenza del sentirsi liberi.

Esprimere l’essenza animica senza limiti e semmai usufruendo del recinto per imparare a essere davvero liberi. 

Non esistono recinti che l’anima non possa usare come elementi di evoluzione. 

In queste condizioni si manifesta il libero arbitrio. Letteralmente significa: scegliere arbitrariamente (come anima in evoluzione), di sentirsi liberi indipendente dagli eventi esterni e con il solo scopo di portare a termine la missione affidata dalle volontà superiori. 

A questo punto vi chiedo: in questo momento del vostro passaggio sul pianeta terra, state esercitando la libertà o il libero arbitrio? 

Tanto bene! 

Maria Sara D’Agostini

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Il SIGNIFICATO DEL NATALE

Ho atteso questa giornata per condividere con voi il significato profondo del Natale e il senso spirituale di questa festa sacra.

Sapete cosa state festeggiando in queste ore? In questo articolo troverete alcune risposte…

Partiamo dal significato semantico:

La parola Natale deriva dal latino: natus nato, più il suffisso -alem che indica appartenenza.

Già nella parola stessa, troviamo la prima chiave di lettura, ovvero Nascere e appartenere.

La nascita di Gesù, che con il corpo fisico ha incarnato lo spirito Cristico, rappresenta la prima iniziazione a cui l’uomo non solo deve aspirare ma che è chiamato a compiere nella sua vita.

Prima di approfondire il discorso è necessaria una premessa….

Cristo e l’iniziazione

La missione che Gesù di Nazareth è venuto a svolgere sul pianeta terra è del tutto divina e conoscerla è lo strumento che l’uomo ha a disposizione per evolvere, iniziazione dopo iniziazione.

Tutta la vita di Gesù, dalla nascita a Betlemme (che si festeggia oggi) fino alla Resurrezione e Ascensione, rappresentano i passaggi iniziatici ed energetici che ciascuno può e deve compiere nel proprio cammino.

A proposito di ciò, è molto utile leggere il libro sacro intitolato Imitatione Christi, su cui ho fatto un seminario a tema, recentemente. Cliccate qui per approfondire.

Rimanendo focalizzati sull’esperienza del Natale, vi ricordo che l’esperienza vissuta da Cristo va riportata nell’esperienza di ciascun di voi, affinché possiate sperimentare la gioia pura e l’amore incondizionato.

E’ necessario trasferire l’attenzione (intesa come presenza consapevole),dal mondo delle forme esteriori a quello delle realtà interiori.

L’uomo dovrebbe allenarsi a ”vedere attraverso il fenomeno”. Ogni fenomeno è un simbolo

Penetrare il senso più profondo che sta alla base dei grandi avvenimenti della vita di Cristo, ed infondere nuovo vigore e interesse alla FEDE.

La storia rivelata dai Vangeli non si riferisce solo alla Figura divina del Salvatore che dimorò un tempo fra gli uomini, ma contiene anche un significato pratico ed un senso preciso per l’uomo progredito della nostra epoca.

Mio compito è condividere con voi il senso spirituale del Natale per comprendere come possa essere di sostegno per l’evoluzione di ciascuno di voi.

L’uomo di oggi è un essere in crisi in quanto sta attraversando un altra sua iniziazione. Quello che stiamo vivendo è un passaggio necessario e lontano dall’essere ‘sbagliato’.

E’ invece utile per permettere il prossimo passaggio di coscienza.

Tutto ciò che avviene sul piano di esperienza esterno, indica un analogo avvenimento interiore nei mondi sottili.

Ognuno di voi si senta come un ricercatore moderno, che approfondisce e sperimenta su di se la vita cristica. Ci vuole coraggio; d’altronde tutti i grandi esseri hanno avuto coraggio e audacia.

La domanda da porsi

La domanda da cui parte questa ricerca interiore è la seguente:

E’ possibile che i Vangeli siano stati interpretati dall’essere umano in senso troppo limitato, attribuendovi un significato troppo comune e sentimentale , mentre indica a tutti coloro che sono pronti, una via particolare e un procedimento più rapido per seguire le orme del figlio di Dio?

Riflessione: si può scoprire che il significato profondo e drammatico dei Vangeli potrà diventare, in un modo o nell’altro, il dramma delle anime pronte; e vedremo risorgere i valori essenziali del Cristianesimo.

Il Natale

E’ d’obbligo una premessa: il Cristianesimo è il fiore ed il frutto di tutte le religioni del passato , essendo l’ultima ad essere stata enunciata, ad eccezione di quella Maomettana.

L’umanità si trova alla prima fase del suo viaggio verso la mistica Betlemme, ove nascerà il Cristo bambino, e per molti di noi, la 1^ iniziazione è un avvenimento imminente.

Ad ogni iniziazione di Gesù, si produsse un Segno. Un Segno che si impresse nella coscienza di coloro che erano sulla Via. Con la nascita di Gesù a Betlemme il Simbolo/ Segno fu la stella cometa.

''Alla fine dei tempi apparirà nel cielo il Segno del Figliuolo dell'uomo'' S. Matteo XXIV, 30

La stella cometa indica il Segno che precede la nascita verso cui sta affrettandosi l’umanità.

Nascita intesa come livello di coscienza (ri-nascere a nuova vita). Se vi ricordate all’inizio dell’articolo ho scritto che uno dei significati della parola Natale è proprio nascita…

L’altra è appartenenza; ciascuno appartiene a se stesso nella misura in cui si stabilisce a un nuovo livello di coscienza, riunendo il dualismo proprio della sua natura (bene e male, giusto e sbagliato, etc), in un unica essenza.

Ogni essere umano deve fare di ”due un uomo nuovo, e riconciliarli entrambi”.

Tra poche ore l’essenza cristica si farà carne, come viene anche enunciato nei Vangeli. Il processo è sempre lo stesso; il viaggio, la nuova nascita, l’esperienza della vita, il servizio al prossimo, la morte da subire eppoi la Resurrezione in un servizio ancora più grande.

Tutti questi processi iniziatici il Salvatore li ha compiuti in 33 anni.

I simboli della nascita del Salvatore

Giuseppe

Giuseppe significa ”Colui che aggiungerà”, aggiunge pietra a pietra e infatti era un costruttore e artigiano carpentiere. Per eccellenza simbolo dell’aspetto edificatore dell’uomo

Egli simboleggia l’aspetto costruttore di Dio Padre.

Giuseppe, Maria e il bambino Gesù

Sono i tre esseri che rappresentano il simbolo della Triplice divinità: Dio il Padre, Dio il Figlio e Dio lo Spirito Santo. Triplicità che ciascuno ritrova e scova come propria essenza divina umana.

Il regno umano è rappresentato da Maria e Giuseppe, mentre nel bambino appena nato è rappresentata la Divinità.

Nella grotta è perciò presente il COSMO INTERO

Andiamo a vedere il simbolo della grotta.

La grotta

La nascita rappresenta anche la penetrazione nella grotta dove potrà avvenire la NUOVA nascita. Giunti alla grotta, si è quasi completato una delle tappe del lungo viaggio della vita che vi ho enunciato all’inizio del paragrafo.

La grotta o stalla rappresenta il lungo e doloroso viaggio della vita umana che termina in una grotta oscura. Ma è proprio attraversando questa oscurità e le molte difficoltà che si approderà alla vita Cristica.

La natura rocciosa della grotta è il simbolo del regno minerale, Il fieno e la paglia rappresentano il regno vegetale e e il bue e l’asino la natura animale.

I Re Magi

I Re Magi rappresentano i discepoli che si mettono in viaggio nel cammino della vita pronti a compiere la propria iniziazione, carichi di doni.

L’essere umano è dominato dal triplice aspetto della personalità, ovvero: FISICO, EMOTIVO E MENTALE che devono essere sacrificate in segno di adorazione, per avere accesso al Cristo interiore.

Ed è proprio questo il simbolo dei tre doni portati dai Magi:

  • ORO – dimensione fisica
  • INCENSO– dimensione emotiva
  • MIRRA o amarezza – dimensione mentale

Vi saluto augurandovi un Santo Natale con questa poesia di Macdonald, che accompagna in riflessione la nascita di ciascun essere umano in questa notte magica che sta per essere vissuta:

Sfida le tenebre, di qualsiasi natura esse siano, le fitte tenebre del dolore e dello strano mistero. Della preghiera e della provvidenza. Persisti deciso, e il sacramento velato troverai dell’Amore.

”Una segreta rivelazione, luce e dolcezza aspettano colui che nelle tenebre procede e lotta. Nella oscurità fitta, nel cuore della notte, Cristo incontro va, trasfigurato, alle Anime che a se chiama ed elegge”

Maria Sara D’Agostini

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