LE 5 CICATRICI DELL’ANIMA: GUARIGIONE E CRESCITA PERSONALE PER UN SÉ AUTENTICO

Sei pronto a intraprendere un viaggio alla scoperta di te stesso? Un viaggio che ti porterà a scavare nelle profondità dell’anima e a sanare le ferite che, fin dall’infanzia, condizionano il tuo modo di essere e relazionarti con il mondo.

Le 5 Cicatrici dell’Anima, secondo Lise Bourbeau, rappresentano quei traumi emotivi, profondi come solchi nell’anima, che influenzano pesantemente la nostra vita. Rifiuto, Abbandono, Umiliazione, Tradimento e Ingiustizia: nomi che evocano dolori intensi,烙ati nella psiche sin dai primi passi.

Rifiuto, Abbandono, Umiliazione, Tradimento e Ingiustizia: nomi che evocano dolori profondi, traumi emotivi impressi a fuoco nella nostra psiche.

  • Rifiuto: Un bambino non amato, indesiderato, percepisce di non essere abbastanza. Crescendo, si porta dietro un bagaglio di autostima fragile, senso di inadeguatezza e difficoltà ad accettare i complimenti.
  • Abbandono: Come un’isola sperduta in un mare di solitudine, il bambino si sente non supportato, emotivamente assente dai genitori. Da qui nascono dipendenza affettiva, bisogno di controllo e la paura di restare soli.
  • Umiliazione: Critiche, svalutazioni, ridicolizzazioni. Il bambino si sente umiliato, sviluppa un senso di vergogna, una bassa autostima e fatica ad esprimere la propria individualità.
  • Tradimento: Inganni, delusioni da parte di un genitore rompono la fiducia del bambino, creando un terreno fertile per la paura di essere feriti, il bisogno di controllare e la difficoltà a fidarsi degli altri.
  • Ingiustizia: Regole applicate in modo iniquo, favoritismi percepiti. Il bambino si sente vittima di un’ingiustizia, alimentando rancore, rigidità mentale e la tendenza a criticare.

Come riconoscerle? Osservare i nostri schemi comportamentali e le convinzioni negative può essere un primo indizio. Ad esempio, una costante autocritica potrebbe celare una ferita da Umiliazione, mentre il bisogno di avere sempre il controllo potrebbe indicare una ferita da Tradimento.

Guarire dalle 5 Cicatrici non è un’impresa impossibile, ma richiede impegno e consapevolezza. Conoscerle, riconoscerle e intraprendere un percorso di introspezione, magari con l’aiuto di un terapista o un coach, è il primo passo verso la guarigione.

Fiori di Bach, terapia, meditazione: strumenti preziosi per accompagnare questo processo di trasformazione e liberarci dalle catene del passato.

Ricorda: non sei le tue cicatrici. Esse rappresentano solo una parte della tua storia. Dietro di esse si nasconde un’anima piena di luce, pronta a risplendere.

Intraprendi questo viaggio verso la guarigione e riscopri la tua vera essenza. Diventa la migliore versione di te stesso, vivendo una vita autentica e appagante.

Cerca online:

  • Le 5 Cicatrici dell’Anima Libro: per approfondire la teoria di Lise Bourbeau e iniziare il tuo percorso di guarigione.
  • Quella inspiegabile paura di esistere: per approfondire il legame con il vero sè
  • Test 5 Cicatrici dell’Anima: scopri quali ferite ti condizionano maggiormente.
  • Come Guarire dalle 5 Cicatrici dell’Anima: risorse e consigli pratici per il tuo viaggio di trasformazione.

Liberati dalle tue cicatrici e conquista la tua felicità!

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio” aeternum

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PERCHE’ SI SOFFRE? LA DUALITA’ E’ UN ILLUSIONE

Secondo il Vecchio Testamento, il nostro dolore e le nostre pene risalgono all’atto di ribellione dell’angelo Lucifero (Portatore di luce).

Per la sua superbia, Lucifero viene precipitato dal Paradiso e declassato a mortale imperfetto. Da quel momento, la nostra coscienza è legata alla dualità, alla separazione tra bene e male, una divisione che permea ogni aspetto della nostra esistenza, contrapponendo costantemente due facce della stessa medaglia.

Questa visione dualistica si riflette nella contrapposizione tra salute e malattia. Sebbene nessun essere vivente desideri soffrire, il tema centrale è superare questa polarità per abbracciare una nuova visione della vita.

Il disagio dell’essere umano nelle “società dei desideri” è evidente. Queste società, sempre più aggressive e violente, si allontanano dai bisogni naturali dell’anima, dimenticando i principi fondamentali dell’Humanitas. Il crollo dei valori ha portato a un decadimento psicologico e morale, manifestando una povertà etica tangibile. I desideri smodati conducono l’uomo e la società verso un deterioramento e infine alla rovina.

Nonostante ci consideriamo esseri evoluti, siamo in realtà pieni di paure, in un mondo che non ci comprende. L’uomo moderno vive un sogno di onnipotenza, dominato dal profitto e dallo sfruttamento delle risorse della Terra e degli esseri senzienti. Esorcizza la caducità e la paura attraverso il potere, ma questa tensione porta all’autodistruzione mentale.

Riconoscere la fragilità umana significa accettarne i limiti e affrontare le difficoltà della vita, inclusa la paura della morte. L’esasperazione dell’Io ha portato a una società individualista, dimenticando che siamo parte di un sistema più vasto. Dobbiamo superare le divisioni e le tensioni, impegnandoci per cambiare il nostro punto di vista. Serve una visione integrata degli aspetti apparentemente opposti della vita. È necessario modificare il paradigma mentale riguardo al significato più profondo della vita.

Come suggerisce Gibran ne “Il Profeta”, non dobbiamo dire di aver trovato la verità, ma piuttosto una verità. Questo è il passo da affrontare per una visione che unisce e non divide.

Riguardo alla guarigione, la malattia deve essere vista come un’espressione dell’anima incarnata che anela all’unità. Non è un peccato da espiare, ma una cura dell’interiorità. Nell’imperfezione della caducità, la malattia è anche purificazione. Non va combattuta, ma trasmutata, rivelando il nostro punto debole e permettendoci di fare pace con esso, salendo di livello coscienziale e guarendo nel profondo. Questo ingresso in un nuovo piano di coscienza è il momento in cui la concentrazione iniziale si trasforma in dilatazione di coscienza.

La malattia può renderci sani se riusciamo a integrarla, comprenderla e TRASFORMARLA. Espandere la coscienza e integrare ciò che manca è fondamentale per la guarigione. Bisogna intervenire su più piani, riconoscendo il potere della mente sul corpo e applicando metodiche di pensiero positivo. Le cause delle miserie umane risiedono nei disturbi mentali e nella cecità spirituale di fronte al significato divino della vita.

Si devono usare pratiche che aiutano a ripristinare l’equilibrio energetico perduto, affidandosi alla natura e al suo potere guaritore: erbe officinali, integratori, massaggi, riflessologia, fiori di Bach e immersioni nella natura per veicolare la coscienza verso piani superiori.

La malattia riguarda un aspetto metafisico, con una guarigione che deve avvenire nel profondo. Come scriveva Van Gogh a suo fratello Theo, “Noi siamo pellegrini, la nostra unità è un lungo cammino, un viaggio dalla terra al cielo.” Dobbiamo essere consapevoli che siamo viaggiatori in cammino e che il corpo è solo un mezzo espressivo per espandere la nostra coscienza. Lavorare con e nel corpo per arrivare all’anima, superare l’aspetto grossolano dell’energia e salire lungo i piani sottili dell’essere, per maturare una coscienza che rispetti la vita in tutte le sue forme.

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Maria Sara D’Agostini

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LUNA PIENA DEL 24 APRILE- IL WESAK


Il 24 aprile ci sarà una luna piena molto potente alle ore 01:49. Questo evento si manifesterà nel culmine centrale del wesak che inizierà dal 19 Aprile e terminerà il 29 Aprile

Saranno 10 giorni di purificazione e immersione spirituale

Rappresenta un momento di grande significato nell’ambito spirituale, essendo il culmine dell’irradiazione delle energie solari e spirituali. Durante questo periodo, la Luna riflette completamente la luce del Sole, permettendo alle energie solari di fluire liberamente. Questo fenomeno, che dura circa cinque giorni prima e dopo il 24 aprile, offre un’opportunità unica per la crescita interiore e la connessione con il regno spirituale.

L’effetto di questo plenilunio varia in base al livello di consapevolezza individuale.

Per coloro che percorrono un cammino spirituale, può portare una stimolazione dei centri energetici del cuore, della gola e della testa, favorendo un’apertura verso una maggiore elevazione spirituale.

Durante questa fase, è consigliabile dedicarsi alla meditazione, alla preghiera e alla pratica della presenza consapevole. È importante anche prestare attenzione alla propria salute fisica, mantenendo una dieta leggera e idratandosi adeguatamente.

È possibile che si manifestino sintomi di purificazione, come febbre, influenza lieve o spossatezza, poiché il corpo si libera dalle tossine e si allinea con le energie in evoluzione.

In questo momento di massima irradiazione solare, è importante aprirsi alle esperienze spirituali e accogliere i benefici che questa fase può portare alla nostra crescita interiore e al nostro benessere complessivo.

All’interno del mio gruppo privato di whatsapp, a cui è possibile iscriversi gratuitamente e anonimamente, darò degli esercizi spirituali per vivere al meglio il Wesak. Di seguito il link per accedervi:

https://whatsapp.com/channel/0029VaAZKsPC6ZvmfFDy7d10

Maria Sara D’Agostini

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I FRUTTI DELLA PREGHIERA INCESSANTE

Quando intuisco che su un argomento vi è confusione e poca chiarezza scelgo di scrivere un articolo o di chiarire la tematica attraverso il mio canale YouTube

E’ il caso dell’argomento PREGHIERA.

La preghiera è un arma di distruzione di massa, uno strumento che dirada l’oscurità e sconfigge le tendenze più becere e inferiori dell’esistenza. Tutte le tendenze più oscure e ripetitive dei piani inferiori dell’esistenza, vengono diradate dalla preghiera ma a una condizione: che sia una preghiera che proviene dal cuore

Per conoscere gli strumenti che suggerisco per la preghiera, cliccate qui, andate in fondo alla pagina e riceverete il mio eBook gratuito dal titolo: RISVEGLIO E PREGHIERA

Ma facciamo un passo indietro e andiamo a comprendere il senso profondo della preghiera quotidiana e costante

Immenso è il beneficio che si ricava dalla meditazione della parola di Dio attraverso la contemplazione del Cristo

La preghiera breve raccoglie la mente, la quale, se non è assidua alla meditazione, come ha detto uno dei Padri, non può fare a meno di svolazzare e vagabondare qua e là

La preghiera che proviene da cuore e dalla consapevolezza di sè è la più potente. Diceva Giovanni Climaco: ‘’Flagella i tuoi nemici con il nome di Gesù, perchè non v’è arma più potente nè in cielo nè sulla terra

Attraverso la preghiera l’asceta raggiunge i suoi più profondi abissi, si concede di essere umile abbracciando la vera povertà spirituale. Invocare incessantemente l’aiuto di Dio, permette all’ individuo di perdere fiducia in se stesso e di abbandonarsi alla volontà divina

La preghiera deve essere lunga o breve?

Non c’è una regola, sintonizzatevi con il vostro sentire; di certo nell’arco della giornata potreste dire preghiere brevi (come giaculatorie e novene) mentre in momenti specifici che dedicate alla preghiera utilizzare invece preghiere più corpose (via crucis, rosario, litanie, etc)

Lo scopo principale delle forze oscure dell’esistenza è nutrirsi DELLE VOSTRE DISTRAZIONI; per trasformare le continue distrazioni sono due i metodi: compiere un lavoro di Risveglio della coscienza e pregare. Oggi stiamo approfondendo la seconda

La preghiera INCESSANTE, porta all’acquisizione della fede, perchè chi la pratica inizia a sperimentare la presenza d Dio

La preghiera incessante trionfa sul male attraverso la speranza in Dio, conduce l’uomo ad una santa semplicità, togliendo la sua mente dal vizio dei molteplici pensieri e dei continui progetti su di sè e sul prossimo, e lo mantiene sempre in sobrietà e umiltà di pensieri

Finalmente, attraverso la preghiera incessante si diventa dei bambini, come richiesto nei Vangeli, si perde la falsa sapienza del mondo e si riceve la comprensione e la conoscenza spirituale

grazie alla preghiera vengono distrutte tutte le emozioni inferiori:

  • La curiosità
  • la sfiducia
  • il sospetto
  • il giudizio
  • la rabbia
  • la preoccupazione
  • l’angoscia
  • la perdizione nel mondo

Chi prega incessantemente dimora costantemente in Dio, ottiene il timore di Dio, grazie a questo giunge alla purezza e entra nell’amore divino

L’amore di Dio lo ricolma dei doni dello spirito di cui si era dimenticato

All’inizio è necessario articolare le parole con le labbra e con la lingua, pronunciandole sottovoce e lentamente, con tutta l’attenzione possibile, parola dopo parola

La preghiera orale con il tempo si trasformerà in preghiera della mente e infine del cuore. I tempi come sapete non sono dati a sapersi ma sicuramente è necessario del tempo

Non bisogna aver fretta di raggiungere questa trasformazione in quanto essa si compirà da sè e Dio la concederà nel tempo a lui noto a secondo dell’età spirituale dell’asceta e delle circostanze della sua vita

Maria Sara D’Agostini

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RISVEGLIARE L’ESSENZA SACRA: IL SIGNIFICATO ESOTERICO DELLE CENERI E DELLA QUARESIMA

Nell’atmosfera della Quaresima, un periodo di riflessione e penitenza per i fedeli cristiani, le ceneri emergono come un simbolo potente e suggestivo. Al di là della loro rappresentazione fisica, le ceneri racchiudono un significato profondo che risuona con le dimensioni spirituali e interiori dell’essere umano.

Le ceneri, che provengono dalla combustione del materiale organico, sono il residuo finale di ciò che un tempo era vivo e pulsante. Questo processo di trasformazione, che porta alla riduzione in polvere di ciò che era una volta vita, riflette la natura effimera e transitoria dell’esistenza materiale. Le ceneri ci ricordano la nostra fragilità e mortalità, invitandoci a riflettere sulla brevità della nostra permanenza terrena.

Ma c’è di più nelle ceneri che incontriamo durante la celebrazione delle Quaresima. Esse sono anche un simbolo di purificazione e rinascita. Attraverso il fuoco che le genera, le ceneri purificano ciò che rimane, rimuovendo le impurità e preparando il terreno per un nuovo inizio. Questo processo di purificazione è centrale nella pratica della Quaresima, in cui i fedeli sono chiamati a riflettere sui propri peccati, pentirsi e rinnovarsi spiritualmente in preparazione alla Pasqua, la festa della resurrezione e della rinascita.

In un contesto più esoterico, le ceneri possono essere considerate un simbolo dell’Alchimia Spirituale, un processo di trasformazione interiore che mira a trasmutare la materia grezza della nostra esistenza in oro spirituale. Come l’alchimista lavora sulle sue sostanze alchemiche per estrarre l’essenza pura, così l’essere umano è chiamato a lavorare su se stesso durante la Quaresima, bruciando via le impurità del suo essere per rivelare la luce interiore.

Alcuni insegnamenti esoterici vedono la Quaresima come un periodo di preparazione per l’illuminazione spirituale e la trasformazione interiore. Attraverso il digiuno, la preghiera e la meditazione, i praticanti cercano di liberarsi dalle illusioni del mondo materiale e di avvicinarsi alla consapevolezza della propria natura divina.

Inoltre, la Quaresima è vista come un momento per praticare la compassione e la carità verso gli altri, riflettendo sulle proprie azioni e sulle relazioni con gli altri esseri umani. È un periodo per esercitare la gentilezza, la generosità e il perdono, promuovendo così l’armonia e la pace nel mondo.

Nel momento in cui le ceneri vengono applicate sulla fronte dei fedeli durante il rito della Ceneri, viene pronunciata la frase: “Ricordati che sei polvere e in polvere tornerai”.

Queste parole, tratte dal libro della Genesi, sottolineano la natura transitoria della vita e la nostra dipendenza da Dio. Ma oltre a questo richiamo alla mortalità, c’è anche un invito implicito a elevarci al di sopra della nostra condizione terrena, a riconoscere la nostra connessione con l’eterno e a perseguire la nostra trasformazione spirituale.

In definitiva, le ceneri e la Quaresima ci invitano a guardare oltre la superficie delle cose, a scrutare nei recessi più profondi del nostro essere e a impegnarci nel cammino verso la rinascita e la trasformazione interiore.

Sono un richiamo al nostro scopo più elevato, un promemoria della nostra connessione con il divino e una chiamata all’azione per risvegliare l’essenza sacra che risiede in ciascuno di noi.

Maria Sara D’Agostini

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CHIARA FERRAGNI E IL PANDORO ”GRIFFATO”

In questa recente vicenda dei pandori ”griffati” Chiara Ferragni, si assiste a una narrazione in cui la famosa influencer ha apposto il suo distintivo su alcuni pandori, causandone un raddoppio del prezzo. L’obiettivo dichiarato era destinare parte del ricavato a un ospedale torinese, ma sembra che la somma effettivamente destinata all’ospedale sia stata molto inferiore a quanto comunicato sui canali social media. A seguito di ciò, Chiara Ferragni e la casa dolciaria sono state sanzionate con una multa di 1.000.000€

Questa situazione ha scatenato reazioni ”negative” da parte del pubblico, coinvolgendo anche figure di spicco in politica e nello spettacolo. Chiara ha pubblicato un video di scuse, ammettendo che il suo errore è stato non sorvegliare a sufficienza questa campagna, promettendo di rimediare devolvendo 1.000.000€ all’ospedale torinese.

Riflettendo su questi eventi, emergono alcune considerazioni:

  • Le opinioni delle persone spesso derivano da emozioni e sentito dire, piuttosto che da ragionamenti intuitivo-deduttivi. Molte persone sembrano preferire esprimere disprezzo verso personaggi noti, specialmente se sono molto ricchi.
  • La ricchezza di Chiara Ferragni sembra scatenare invidia, con la tendenza a perdere di vista la sua umanità e trasformarla in un oggetto su cui riversare frustrazioni e fallimenti personali.

Spesso, l’opinione pubblica sembra trascurare le molteplici contribuzioni benefiche fatte da Chiara Ferragni e Fedez a favore di organizzazioni bisognose. In molte occasioni, l’invidia sembra sovrastare la consapevolezza di tali azioni generose.

  • Che rapporto avete con il denaro? lo considerate ”vile” denaro o energia di scambio tra voi e l’ambiente? Quando utilizzate il denaro, che emozioni vi invadono/pervadono? superiori o inferiori?

Riflettete su queste considerazioni e auto-osservatevi rimanendo in presenza, come insegno nei corsi di Risveglio e sul mio canale YouTube


Per concludere, malgrado Chiara Ferragni abbia commesso degli errori di giudizio, sembra altamente improbabile che abbia orchestrato un piano ingannevole per arricchirsi in modo sleale. La sua posizione finanziaria e il suo status pubblico rendono poco credibile l’ipotesi che abbia volontariamente compromesso la sua reputazione per ottenere solamente 1.000.000€.


L’attuale livello di coscienza della società prevede imprenditori ricchi sono oggetto di costante disprezzo mediatico, e intraprendere attività imprenditoriali è diventato un’impresa difficile! Molto meglio avere solo im-piegati. La libertà finanziaria, anziché essere considerata un valore, è bollata come un eccessivo attaccamento al maledetto denaro!

Non lasciatevi ingannare! Dedicatevi a costruire una vita prospera.

La ricchezza dell’anima corrisponde alla certezza esteriore della libertà. Però non vi fate confondere: per ricchezza esteriore non si intende avere ”molti soldi” ma la quantità di denaro, beni e servizi che sono necessari alla vostra evoluzione; quindi ognuno avrà il suo ”livello di ricchezza” necessario

Il denaro, in questa prospettiva, rappresenta l’esternalizzazione della libertà, della sicurezza e del potere, e aspirare a una vita di tale portata è un obiettivo salubre e nobile!

Tanto bene

Maria Sara D’Agostini

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IL CHAKRA AJNA: “IL CENTRO DELL’INTUIZIONE E DELLA CONOSCENZA PROFONDA”

Il mondo della guarigione e dello sviluppo personale è intriso di antiche pratiche che integrano mente, corpo e spirito. Uno dei punti focali di queste antiche tradizioni è il sistema dei chakra, una rete di centri energetici che attraversa il nostro corpo. In questo articolo, esploreremo il Chakra Ajna, situato tra le sopracciglia, noto anche come “Terzo Occhio”. Questo centro energetico è spesso associato all’intuizione, alla saggezza e alla visione interiore profonda.

Il Chakra Ajna è situato nel centro della fronte, appena sopra il punto in cui le sopracciglia si incontrano. Il suo nome sanscrito, “Ajna”, significa “comando” o “percepire”. Questo chakra è spesso rappresentato da un loto con due petali ed è considerato il sesto dei sette chakra principali.

  1. Colore: Il colore associato al Chakra Ajna è l’indaco o il blu profondo, che simboleggia la profondità della conoscenza e la connessione con il divino.
  2. Elemento: L’elemento associato a questo chakra è la luce, rappresentando l’illuminazione interiore e la consapevolezza.
  3. Simboli: Spesso associato al simbolo dell’occhio, il Chakra Ajna è anche collegato alla creazione.
  1. Intuizione e Visione Interna: Il Chakra Ajna è il centro dell’intuizione e della percezione extrasensoriale. Stimolando questo chakra, si potenzia la capacità di percepire la verità oltre l’apparenza.
  2. Conoscenza Profonda: Collegato alla saggezza interiore, questo chakra favorisce la comprensione intuitiva e la consapevolezza profonda.
  3. Concentrazione e Chiarezza Mentale: Attivando il Chakra Ajna, si promuove la chiarezza mentale, la concentrazione e la capacità di focalizzare l’attenzione.
  1. Meditazione: La meditazione è una pratica potente per aprire il Chakra Ajna. Concentrarsi sulla visualizzazione del colore indaco e sull’immagine di un terzo occhio può rafforzare questo centro energetico.
  2. Yoga: Posizioni yoga che coinvolgono il posizionamento del corpo e la focalizzazione sulla fronte, come la posizione del loto, possono aiutare a bilanciare il Chakra Ajna.
  3. Cristalli e Pietre: L’ametista, la lapislazzuli e la sodalite sono cristalli associati a questo chakra e possono essere utilizzati per la guarigione.

Il Chakra Ajna, il Terzo Occhio, ci invita a esplorare le profondità della nostra intuizione e saggezza interiore. Integrare pratiche che favoriscono il benessere di questo chakra può portare a una maggiore consapevolezza, chiarezza mentale e connessione con la nostra intuizione più profonda. Incorporare queste pratiche nella tua routine quotidiana può essere un passo significativo verso il benessere olistico e la crescita personale.

Il Chakra Ajna va oltre la percezione sensoriale comune e si estende alla sfera spirituale. Molti praticanti e insegnanti spirituali considerano questo centro energetico come il punto di accesso alla connessione con il divino e all’espansione della coscienza. L’apertura del Terzo Occhio può portare a esperienze di illuminazione spirituale, consentendo una comprensione più profonda della propria natura e del significato della vita.

Il Chakra Ajna è spesso associato alla ghiandola pineale, una piccola ghiandola endocrina posta al centro del cervello. La pineale è nota come la “sede dell’anima” in molte tradizioni spirituali. La stimolazione e il bilanciamento del Chakra Ajna possono influenzare positivamente la funzione della ghiandola pineale, che, a sua volta, è coinvolta nella regolazione dei ritmi circadiani e delle esperienze di coscienza alterata.

  1. Visualizzazioni Avanzate: Oltre alla meditazione di base, le visualizzazioni avanzate possono coinvolgere l’esplorazione di paesaggi mentali e archetipi simbolici, aprendo le porte a visioni e intuizioni più profonde.
  2. Mantra e Suoni: L’utilizzo di mantra specifici associati al Chakra Ajna, come “Om” o “AUM,” insieme a suoni armonici, può amplificare l’energia in questo centro e facilitare la connessione spirituale.
  3. Esplorazione Onirica: Il mondo dei sogni è spesso associato al Chakra Ajna. Tenere un diario dei sogni, praticare la lucidità nei sogni e interpretare simboli onirici può amplificare la consapevolezza spirituale e la connessione con il Terzo Occhio.

Bilanciare il Chakra Ajna non riguarda solo l’aspetto spirituale, ma impatta anche il benessere fisico e mentale. La consapevolezza profonda promossa da questo chakra può portare a decisioni più informate riguardo alla dieta, allo stile di vita e alle relazioni interpersonali. Inoltre, molte persone riportano una sensazione di chiarezza mentale, riduzione dello stress e miglioramento dell’umore quando il Chakra Ajna è in armonia.

Il Chakra Ajna è il ponte tra il mondo fisico e quello spirituale, offrendo una prospettiva più ampia sulla nostra esistenza. Integrare pratiche che armonizzano questo centro energetico può portare a una vita più equilibrata e significativa. Sperimentare con le tecniche menzionate e adottare una prospettiva aperta può aprire nuovi orizzonti di consapevolezza, saggezza e connessione spirituale.

Maria Sara D’Agostini

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LAVORO SU DI SE’ – IL RISVEGLIO

Ho deciso di scrivere questo articolo per chiarire un pò di aspetti del lavoro su di sè chiamato anche Risveglio della coscienza.

Come sapete mi occupo da anni di Risveglio della coscienza, il Risveglio è quel percorso di consapevolezza e coscienza di sè che consiste nel portare l’auto-osservazione sui propri disagi e l’Attenzione nel momento presente

Si chiama lavoro su di sè o Risveglio della coscienza o alchimia trasformativa o Via del Discepolato

Non voglio confondervi le idee anzi, questo articolo nasce per portare chiarezza sul Risveglio una volta per tutte

Anzitutto è bene chiarire che il lavoro su se stessi è il LAVORO PIU’ IMPORTANTE ED IL PIU’ DIFFICILE

Nel corso degli anni durante i corsi di Risveglio e/o le consulenze individuali mi sono spesso sentita dire: ”è un percorso complesso ma ne vale la pena perchè finalmente mi sento autentica”

Chi inizia un percorso di Risveglio o lavoro su di sè (che poi per risvegliarsi non necessariamente serve fare un corso, ma la maggior parte delle persone, soprattutto all’inizio, ha bisogno di una guida per mantenere la volontà ferrea di risvegliarsi), percepisce subito gli ostacoli che la sua personalità gli pone davanti

Ecco che iniziano ad emergere tutti quegli aspetti della personalità che erano sopiti ma che è necessario lavorare per diventare individui autentici, identificarsi con l’anima

Vi elenco alcune dei meccanismi della personalità che più emergono:

pigrizia, noia, paura, rabbia, senso di ingiustizia, etc

Le persone si rendono conto che fino a quell’ istante hanno vissuto una vita non loro, basata sulle reazioni alle emozioni che si sono portati dietro dal passato, tenendoseli stretti con gelosia

Non esprimere il vero sè causa sofferenza e ciò immette l’individuo in un circolo vizioso da cui spesso non si riesce a trovare l’uscita

I percorsi di Risveglio esistono da centinaia di anni, pensate che nel 1900 Gurdjieff creò un ”gruppo” aperto per quei pochissimi individui che erano pronti a mettersi in gioco a distruggere l’ego e voler rivoluzionare la loro esistenza iper-identificata con la personalità

Per approfondire i avri aspetti del Risveglio vi suggerisco di visionare i video del mio canale YouTube

Ora vediamo quali sono i punti fondamentali su cui spesso si creano fraintendimenti sul Risveglio

1- Un corso di Risveglio serve per farvi prendere coscienza che su 24 h, se tutto va per il meglio, siete coscienti di voi, ovvero risvegliati e presenti solo per 2 minuti.

Nei casi peggiori non ci siete mai. Non siete mai mentre lavate i piatti, parlate con qualcuno, fate la lavatrice e scrivete un sms. Semplicemente non ci siete, siete nell’addormentamento

Solo 2 minuti su 24 ore… capite quanto è urgente risvegliarsi al proprio sè? Moltiplicatelo per la maggior parte degli individui del pianeta e fatevi i vostri conti.

Più persone sono risvegliate al proprio sè e più cresce la vibrazione del pianeta terra; ciò va incidere sul famoso riscaldamento globale che in realtà dipende dalla vibrazione planetaria e non da quanto la vostra cara automobilina diesel inquina, permettendovi di spostarvi in piena libertà da un posto a un altro!!

2- Un corso di Risveglio all’inizio vi fa vedere tutti quegli aspetti della personalità fastidiose e dolorose. E’ del tutto normale: è come se aveste acceso la luce su una cantina che era chiusa da tempo. Troverete oggetti da gettare, altri da rinnovare e altri ancora da tenere

Sicuramente un corso di Risveglio o lavoro su di sè non vi lascerà indifferenti: inizierete ad identificarvi con l’anima e a sentirvi presenti a voi stessi, iniziando ad assaporare il senso della vita vera, vissuta in presenza

3- Per sentirsi spirituali non bisogna provare emozioni negative: non è assolutamente vero!

E’ esattamente il contrario: sulle emozioni negative (piombo) si porta lo stato di presenza e auto-osservazione, trasformando in tal modo il piombo in oro (emozioni superiori)

Non è possibile provare emozioni superiori senza passare attraverso la trasmutazione delle emozioni inferiori

Questa è la base di tutto il processo di Risveglio e infatti ne parlo fin dalla prima lezione del 1^ anno del corso di Risveglio

4- Il non attaccamento alle cose e alle persone significa fregarsene a quelle cose e persone: non è assolutamente vero!

Il non attaccamento significa non provare emozioni inferiori (quelle che le persone comuni chiamano emozioni negative) per una data persona o oggetto perchè l’avete trasmutata in altro, ad esempio in amore e perdono

Non avete più bisogno di provare un emozione di rabbia per quella persona, potete permettervi di viverla senza provare emozioni inferiori o di non viverla affatto. La vostra anima sarà solo impegnata a seguire la sua missione, tutto il resto verrà bruciato sotto il fuoco dell’Attenzione

Le persone tentano di seguire un insegnamento utilizzando solo la mente, non riescono cioè capire che L’AUTENTICA COMPRENSIONE PUÒ AVVENIRE UNICAMENTE IN UNO STATO DI COSCIENZA NON ORDINARIO. Finché siete nella mente, che MENTE non comprenderete ma capirete

Il Risveglio è proprio questo: approdare a uno stato di coscienza superiore per vedere la bellezza intorno a voi, soprattutto dove non riuscite a vederla!!

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio” aeternum

La perfetta salute e il pieno Risveglio sono in realtà la stessa cosa

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Il dolore è ciò con cui ci identifichiamo quando non conosciamo noi stessi

I 7 DOLORI: COS’È IL DOLORE?

La Madonna è la rappresentazione emblematica ed eloquente dell’energia materna e accogliente che abbraccia quella maschile, paterna.

Il dolore è un emozione inferiore e come tale può e deve essere trasmutata in emozionie superiore, su tutte l’apertura di cuore, un nuovo livello di coscienza

Questo è ciò che avviene con il Risveglio della coscienza di cui propongo i corsi dal 1° al 3° anno/modulo; ma oggi vi voglio parlare della manifestazione del dolore da un altro punto di vista, quello della Madonna, madre di tutti noi

La Madonna è anche la rappresentazione di come sorreggere il dolore quando si manifesta in modo deciso.

La donna che sostenne il dolore per la perdita di un figlio, il Figlio, che accettò di mettere al mondo un uomo con la consapevolezza che quest’ultimo avrebbe sofferto, insegnato e patito, per poi morire a 33 anni

Chi di voi riuscirebbe ad accettare con abbandono e amore un destino deciso e doloroso come quello di Maria?

L’abbandono è uno degli aspetti fondamentali di un percorso di Risveglio: se non sapete accettare la missione a cui siete chiamati, vivrete in una sofferenza continua che vi costringe a percepire continuamente un rumore di fondo…. non sarete mai voi se non siete disposti a lavorare sulle vostre emozioni negative

Vi voglio far riflettere sulla possibilità di considerare la Madre delle madri da un altro punto di vista, ovvero un esempio per tutti, sempre.

A proposito dei dolori della Madre di Dio, la Madonna, vi elenco di seguito i 7 dolori che, guarda caso, corrisponde ai 7 giorni in cui è stata creata la vita in Genesi, ai 7 chakra principali e al ciclo energetico dei 7 anni per i cambiamenti vitali di ogni individuo

Il caso non esiste e anche questa è un altra profonda connessione

Di seguito i 7 dolori da cui trarre ispirazione e introspezione; se non chiedo troppo, cercate anche di pregare su questi dolori… potreste trovare le risposte che state cercando…

1- La Vergine Maria presenta Gesù al Tempio e Simeone profetizza ”la spada” del dolore

2- La Vergine Maria fugge in Egitto con Gesù Bambino e con San Giuseppe

3- la Vergine Maria smarrisce Gesù a Gerusalemme

4- La Vergine Maria incontra Gesù sulla via del Calvario

5- La Vergine Maria si associa alla Crocifissione e Morte di Gesù

6- La Vergine Maria riceve tra le braccia il corpo di Gesù deposto dalla Croce

7- La Vergine Maria depone Gesù nel sepolcro

Tanto bene

Maria Sara D’Agostini

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LO SPOT DELL’ESSELUNGA

Da giorni si parla dello spot dell’Esselunga e tra giornalisti, sociologi, psicologi e opinionisti vari ( mestiere dai contorni incerti), tutti hanno espresso la loro sullo spot che tanto fa discutere la nazione

Premesso che la Tv è un arma di distrazione di massa sempre molto efficace, anche questa volta è riuscita nell’intento di distrarre il ceto medio italiano (di certo negli alti ranghi a nessuno interessa di questo spot).

Le pubblicità e la Tv che la ospita, nascono con lo scopo di diffondere al maggior numero di persone e con la massima velocità possibile i messaggi che vogliono essere veicolati

Come vi ripeto spesso nei corsi di Risveglio e nel mio canale YouTube, non esistono una vittima e un carnefice ma semmai due essenze animiche che si attraggono e creano ciò che appare nella materia.

Se esiste chi è attratto dalla Tv esisterà sempre il sistema Tv che si nutre dei bisogni altrui; lo stesso avviene quando attraete un rapporto doloroso o difficile. Lo avete attratto voi per portare alla luce quegli aspetti del vostro sè che hanno bisogno dell’altro per emergere

Ma torniamo al nostro adorabile spot Esselunga: stranamente dura circa 2 minuti (in genere gli spot non durano più di 1 minuto), eppure in questa breve storia di due minuti emergono due virtù fondamentali:

  • il senso della famiglia
  • il perdono

IL SENSO DELLA FAMIGLIA

Lo so, parlare di famiglia non è più tanto di moda eppure è il fondamento e il fulcro di ogni società che abbia sviluppato una minima considerazione di sè, la cosiddetta coscienza di esistere.

Vorrei ricordare che senza la famiglia non esisterebbe l’uomo nella sua forma umana e materiale come la conosciamo

Per il pianeta Terra ancora è importante avere nella materia degli uomini che sviluppino coscienza e che aiutino gli altri a fare altrettanto; questo sia per ragioni di natura energetica sia per mantenere accesa la LUCE che rischiara le TENEBRE….

L’oscurità avanza quando la LUCE indietreggia, di certo non rimane a guardare mentre l’uomo si fa la guerra da solo perchè non ha imparato ad AMARSI e a vedere sè nell’altro!

Il perdono è una virtù che si manifesta in modo preponderante nella famiglia perchè è il luogo in cui emergono più aspetti di sè da trasmutare e trasformare ma questo è anche la Sua forza.

E’ nella famiglia, attraverso i fastidi che provate a scoprite chi siete veramente. E’ nel confronto con l’altro che vi riconoscete.

Non cercate di scappare da voi stessi pensando che la solitudine sia la soluzione a tutti i mali; la soluzione è la trasmutazione delle emozioni inferiori in emozioni superiori. Questa è la chiave e la famiglia vi permette di accelerare questo passaggio obbligato e di conseguenza di essere anche utili al prossimo

IL PERDONO

Del perdono se ne parla molto ma in pochi lo hanno messo davvero in pratica per questo attualmente il pianeta Terra sta involvendo, perchè si sta cercando di schiacciarlo a favore del ”volemose tutti bene” o ”andrà tutto bene” che altro non è se non uno slogan all’ottava bassa dei gruppi new-age per non confrontarsi con la realtà divina

Il perdono, come vi ripeto spesso, è uno stato di coscienza che si può abbracciare solo dopo aver costruito un minimo il proprio sè (prima il dovere poi il piacere!)

Perdonare non significa accettare e includere necessariamente nella propria esistenza una persona o una situazione. Il perdono avviene tutto dentro di voi attraverso una lenta e graduale trasformazione della coscienza e il distacco dall’Io (ma per questo ci sono i corsi di Risveglio della coscienza)

Quindi, accettate ”la pesca”, simbologia di base dello spot di esselunga e iniziate il vostro meraviglioso percorso di Risveglio della coscienza!

Buon lavoro interiore!

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio” aeternum

La perfetta salute e il pieno Risveglio sono in realtà la stessa cosa

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SEI IL MAGO DELLA TUA VITA
Il dolore è ciò con cui ci identifichiamo quando non conosciamo noi stessi