LA QUARESIMA: SIGNIFICATO PROFONDO E PREGHIERA INTENSA

Anzitutto vi invito a rileggere l’articolo sul significato esoterico delle ceneri e della Quaresima nell’articolo che scrissi a Ottobre 2024

– Dott.ssa Maria Sara D’Agostini – quaresima – ceneri e significato – Quaresima significato

Dopo averlo fatto, sarete pronti per approfondire ulteriormente il significato esoterico/spirituale della QUARESIMA, anche per questo 2025, e venire a conoscenza di come vivere questi 40 giorni di purificazione ed elevazione dell’Anima, seguendo l’esempio del Maestro Gesù Cristo

La Quaresima: un tempo di preparazione e rinnovamento


La Quaresima è un periodo di quaranta giorni di preparazione alla Pasqua, la festa più importante per i cristiani, che celebra la risurrezione di Gesù Cristo.

È un tempo di riflessione, penitenza e rinnovamento spirituale, che invita i fedeli a concentrarsi sulla propria relazione con Dio e con gli altri.


Significato della Quaresima
La Quaresima ha radici bibliche e simboliche profonde:

  • I quaranta giorni di Gesù nel deserto: ricorda i quaranta giorni che Gesù trascorse nel deserto, digiunando e pregando, prima di iniziare il suo ministero pubblico.
  • Preparazione al Battesimo: anticamente, la Quaresima era il periodo in cui i catecumeni (coloro che si preparavano al Battesimo) si preparavano a ricevere il sacramento nella Veglia pasquale.
  • Tempo di conversione: la Quaresima è un invito a cambiare vita, a convertirsi dal peccato e a tornare a Dio “con tutto il cuore”


La tradizione cristiana propone delle pratiche fondamentali per vivere la Quaresima

  • Preghiera: dedicare più tempo alla preghiera personale e comunitaria, meditando sulla Parola di Dio e rafforzando il dialogo con il Signore.
  • Digiuno: il digiuno non è solo astenersi dal cibo, ma anche rinunciare a tutto ciò che ci allontana da Dio e dagli altri (es. consumismo, tempo speso sui social media, ecc.).
  • Elemosina: compiere opere di carità verso i più bisognosi, condividendo i propri beni materiali e spirituali.
    Altri suggerimenti per vivere la Quaresima:
  • Partecipare alle celebrazioni liturgiche: la Messa, la Via Crucis, le liturgie penitenziali.
  • Leggere e meditare il Vangelo: in particolare i brani che raccontano la Passione di Cristo.
  • Compiere opere di misericordia: visitare i malati, confortare gli afflitti, perdonare chi ci ha offeso.
  • Riconciliarsi con Dio e con i fratelli: attraverso il sacramento della Confessione.

La Quaresima è un’opportunità preziosa per crescere nella fede, per riscoprire l’amore di Dio e per prepararci a celebrare la Pasqua con cuore rinnovato.

“Un po’ di ritiro ispirato all’esempio di Cristo, di Colui che, tra tutti gli uomini, era quello che aveva meno bisogno di una preparazione di silenzio per una vita di attività e invece ha fatto precedere alla Sua vita di apostolato una preparazione di silenzio e preghiera superiore a quella di tutti gli Apostoli; un po’ più di tranquillità ispirata all’esempio di Gesù che, pur assorbito da un vortice di dinamismo, sapeva passare le notti in preghiera sulle montagne.
Il silenzio è la condizione indispensabile per entrare in noi stessi, cioè, in definitiva, per trovare Dio. Non dipende dall’ambiente in cui ci troviamo, ma dipende dai pensieri con i quali ci intratteniamo. Il silenzio è quell’attività per cui ogni nostra facoltà – intelligenza, cuore, volontà – è protesa verso l’interno tutta attenta ad ascoltare la voce di Dio. “

cit. Venerabile Fulton Sheen – Abbandonatevi a Cristo

Tanto bene

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio” aeternum

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LEZIONI DI DEMONOLOGIA SU YOUTUBE: INTRODUZIONE E PROGRAMMA

Buongiorno Anime,

scrivo questo articolo per comunicarvi il programma previsto per le lezioni di DEMONOLOGIA che si sono svolte e si svolgeranno sul mio canale YouTube

Per chi non lo sapesse, la demonologia è lo studio approfondito delle forze oscure dell’esistenza in correlazione alle forze della LUCE e in un ottica di Risveglio della coscienza.

Se non si conosce la demonologia, non si possono comprendere fino in fondo, le modalità di risveglio dell’anima e quelle di addormentamento della personalità

Come ho spiegato nella prima lezione, i demoni si nutrono dei vostri attaccamenti e delle vostre emozioni inferiori e ferventi

Più rimanete attaccati a emozioni basse e più attrarrete demoni e forze oscure. A voler essere davvero precisi, le forze oscure sono manifestazioni demoniache ma non tutti i demoni manifestano le medesime caratteristiche spirituali

A Dio piacendo, ne parleremo nelle future lezioni

Per farla breve, l’unico modo per NON essere utilizzati dai demoni, o forze oscure dell’esistenza, è mantenersi Risvegliati e rimanere in uno stato di veglia, come ci indica anche il Vangelo Sacro:

State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all’improvviso, trovandovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!

Marco 13,33-37

Nel campo delicato del preternaturale, e soprattutto nel campo della demonologia, i fatti non mancano, come non mancano i criteri di esame e di giudizio dei fatti

Una delle fonti più importanti della demonologia è IL RITUALE ROMANO

I due antagonisti, perennemente in contrapposizione tra loro restano sempre DIO e il DEMONIO, perchè la guerra tra Michele e Lucifero scoppiata nel cielo, non è stata un episodio transitorio, avvenuto una sola volta

L’uomo è il nuovo campo di battaglia, il terreno, dove i due avversari si misurano e si incontrano per arrivarne al possesso definitivo

L’accusatore, Satana, non ha nel suo pensare nessuna ortodossia, perchè non possiede nessuna verità, ma possiede al massimo grado il genio della guerra

L’uomo si trova così tra due poli di attrazione ai quali, coscientemente e liberamente, deve dare la sua scelta e la sua preferenza.

Da qui provengono i meriti della lotta o i demeriti della sconfitta

  • Prima lezione

LA NATURA ANGELICA DEI DEMONI E IL RECLUTAMENTO DEI RIBELLI

  • Seconda lezione

IL PRINCIPE DI QUESTO MONDO: INFESTAZIONE DELLA TERRA

  • Terza lezione

AVANZAMENTI E ARRETRAMENTI: IL POTERE DELL’ANTICRISTO

  • Quarta lezione

IL NUMERO DELLA BESTIA: I SINTOMI DELL’INFLUENZA LUCIFERINA

  • Quinta lezione

IL DIAVOLO E’ FORTE E DIO E’ DEBOLE? DIAVOLO, DEMONIO, SATANA E LUCIFERO: NOMI DIVERSI, UNICA REALTA’

  • Sesta lezione

ATTUALITA’ DI SATANA

  • Settima lezione

PROGRAMMA EVERSIVO IN ATTO

  • Ottava lezione

SATANISMO, MASSONERIA ED OCCULTISMO

  • Nona lezione

IL SATANISMO E LE GIOVANI GENERAZIONI: IL ROCK

  • Decima lezione

PERCHE’ DIO PERMETTE LA POSSESSIONE DIABOLICA: IL CRISTIANO SI DIFENDE DAL NEMICO

Per non perdere le lezioni pubblicate, potete iscrivervi alla newsletter, al canale privato di whatsapp oppure direttamente al canale YouTube, così da ricevere direttamente le notifiche all’uscita di ogni video

Maria Sara D’Agostini

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FATIMA: TRA DEVOZIONE, PROFEZIA E L’APOCALISSE

Nel 1925, a Fatima, la Vergine Maria ha richiesto espressamente la pratica devozionale dei Primi Cinque Sabati del mese, consistente nella Comunione, nella Confessione, nella meditazione di un mistero del Rosario e nella recita del Rosario stesso. Tale richiesta aveva tre scopi ben precisi:

  1. Riparare le offese arrecate al Cuore Immacolato di Maria.
  2. Favorire la conversione dei peccatori e la salvezza del mondo.
  3. Ottenere la grazia della salvezza nel momento della morte.

In occasione del centenario di questa esplicita richiesta della Madonna, è fondamentale impegnarsi per rispondere a questo appello materno.

In sintesi, la Madonna ha chiesto di dedicare i primi cinque sabati del mese a preghiere e atti di riparazione per il suo Cuore Immacolato, con l’obiettivo di salvare le anime e ottenere la salvezza eterna.

Nel 2000, il Cardinale Ratzinger ha definito le apparizioni di Fatima “le più profetiche dell’epoca moderna”, sottolineando come esse abbiano profondamente influenzato la coscienza della Chiesa. Questo evento, che dura da un secolo, continua a parlare ai cuori semplici e sinceri, che vedono nelle apparizioni mariane un richiamo materno alla salvezza dell’umanità e della Terra.

Fatima non è solo una profezia di sventura, ma un appello alla responsabilità. La Madonna ci ricorda che il futuro dipende dalle nostre scelte e che la conversione è sempre possibile. San Giovanni Paolo II ha visto in Fatima un segno dei tempi, un messaggio che ci invita a leggere la storia con occhi di fede. Le guerre, le crisi, le sofferenze, ma anche i segni di speranza, sono tutti parte di un disegno più grande, in cui la libertà umana si intreccia con la grazia divina.

La profezia di Fatima la ritroviamo anche nell’ultimo libro della Bibbia: l’Apocalisse!

Negli ultimi cento anni, molti eventi sembrano confermare la profezia di Fatima. L’esplosione di Severomorsk nel 1984, gli incendi delle fabbriche di missili nel 1988, la caduta dell’Unione Sovietica nel 1991, sono solo alcune delle “coincidenze” che hanno segnato la storia del XX secolo. Anche la concomitanza di diverse ricorrenze significative nel 2017, come il centenario di Fatima, i 500 anni della Riforma luterana, i 300 anni della Massoneria e i 100 anni della Rivoluzione russa, è degna di nota.

Vi ho sempre spiegato i motivi spirituali/energetici per i quali ”il caso” non esiste.

Le coincidenze non esistono: sono sempre manifestazioni a specchio, del vostro stato interiore, che sia momentaneo o permanente.

”PICCOLO ESTRATTO DI UN MANUALE DI PREGHIERE DEL 1930”

Come ha detto Pio XII, il “nemico” che minaccia l’umanità è quello che rifiuta Dio, la sua grazia e la sua autorità. Un nemico che si manifesta nell’ateismo, nell’indifferenza e nella negazione della trascendenza. Senza Dio, la vita perde il suo significato e la speranza si affievolisce.

Le apparizioni mariane, da quelle della Medaglia Miracolosa a Fatima, ci ricordano che la Madonna è la madre del cammino, che ci accompagna nel nostro pellegrinaggio verso il Cielo. Il suo messaggio è un invito costante alla conversione, alla preghiera e alla riparazione. La preghiera che ha insegnato ai pastorelli di Fatima, “O Gesù mio, perdona le nostre colpe…”, è un riassunto perfetto del suo messaggio: un appello alla misericordia divina e alla responsabilità umana

Le apparizioni dell’angelo nel 1915-1916 e quelle della Madonna del Rosario nel 1917 a Fatima si collocano in un punto cruciale della storia, a metà strada tra due epoche segnate da importanti eventi:

  • 1830: Apparizione della Medaglia Miracolosa a Parigi. Questo evento, riconosciuto dalla Chiesa, segna l’inizio di una serie di apparizioni mariane che hanno caratterizzato gli ultimi due secoli. In questo contesto, si contrappone l’ideologia di Rousseau, che negava il peccato originale e la necessità del Battesimo, all’insegnamento cristiano.
  • 1846: Apparizione di La Salette. In un periodo di crescente secolarizzazione, la Madonna appare per richiamare l’importanza della domenica come giorno del Signore, sottolineando il legame tra preghiera e lavoro.
  • 1858: Apparizione di Lourdes. La Madonna si presenta come l’Immacolata Concezione, ribadendo la necessità del Battesimo per la liberazione dal peccato originale.
  • 2000: Grande Giubileo. Questo evento è segnato dalla beatificazione dei pastorelli di Fatima e dalla rivelazione della terza parte del Segreto, che riguarda le guerre mondiali, la Russia e le sfide della Chiesa nel mondo contemporaneo.

Le apparizioni di Fatima rappresentano un punto di svolta nella storia, un momento in cui la Madonna interviene per richiamare l’umanità alla conversione e alla responsabilità, in un contesto di profonde trasformazioni sociali e culturali.

In sintesi, Fatima è un faro che illumina il nostro cammino, un invito a scegliere il bene e a non temere le difficoltà, perché la Madonna è sempre con noi, pronta a sostenerci nel nostro cammino verso la salvezza.

Maria Sara D’Agostini

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(Gino Oliosi, Fatima profezia per il 3° Millenio, 2017, Fede e Cultura).

UN VIAGGIO IN DUE TAPPE: DALLA CONSAPEVOLEZZA DI SE’ ALLA SCOPERTA DELL’ESSENZA

Il percorso di crescita personale e spirituale si articola in due fasi cruciali, ispirate agli insegnamenti di maestri come Gurdjieff e Gesù Cristo.

L’obiettivo primario è sviluppare un osservatore interno, un “testimone” che possa distaccarsi dal flusso di pensieri, emozioni e comportamenti. Questo processo di auto-osservazione porta all’integrazione delle diverse sfaccettature della personalità, forgiando un “io” saldo e coerente.

Metodologia:

  • Importanza: Questa fase è essenziale per stabilire le fondamenta di una personalità matura e equilibrata, capace di affrontare le sfide quotidiane.
  • Avvertenza: Molti aspiranti spirituali trascurano questa fase, compromettendo il loro progresso futuro.

Una volta consolidato l'”io” attraverso l’auto-osservazione, si passa all’indagine diretta della sua natura, esplorando la sensazione di “essere”.

Metodologia:

  • Praticare l’auto-indagine, esaminando la sensazione di “io sono” e dimorando nell’esperienza diretta dell’esistenza.
  • Sviluppare la consapevolezza dell'”io sono”, prestando attenzione alla pura sensazione di essere vivi, senza identificarsi con pensieri o emozioni.
  • Importanza: Questa fase permette di trascendere l’identificazione con l’ego e di scoprire la vera natura della coscienza.
  • Avvertenza: Questa fase va affrontata solo dopo aver consolidato l’ego, per evitare squilibri psichici.
  • Caratteristiche essenziali:
    • Assenza di interesse personale: L’osservazione deve essere libera da desideri o aspettative.
    • Assenza di giudizio: Non valutare o criticare ciò che viene osservato.
    • Assenza di desiderio: Non cercare di modificare o controllare ciò che viene osservato.
    • La concentrazione è sull’atto stesso di osservare.
  • Il segreto: La chiave risiede nel focalizzarsi sull’atto stesso dell’osservazione, senza lasciarsi trascinare dai contenuti osservati.

In sintesi, il percorso proposto è un’evoluzione graduale, che inizia con la costruzione di una personalità equilibrata e si conclude con la scoperta dell’essenza dell’io. La prudenza è un elemento chiave in questo viaggio interiore.

Maria Sara D’Agostini

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L’ITALIA E’ DERISA? VIVA L’ITALIA CHE RESISTE

Il brano “Espresso Macchiato” dell’artista estone Tommy Cash ha suscitato un acceso dibattito in Italia per via dei suoi stereotipi sugli italiani.

Il testo di “Espresso Macchiato” è un mix di inglese e italiano, con un ritornello che ripete la frase “Espresso Macchiato”. Le strofe sono piene di riferimenti stereotipati all’Italia, tra cui:

  • Cibo: Pasta, pizza, parmigiano, espresso macchiato (ovviamente).
  • Mafia: Menzioni a “famiglia” e “vendetta”.
  • Aspetto fisico: Uomini abbronzati e donne formose.
  • Comportamento: “Italiani veri” che fanno festa e “parlano con le mani”.

Molti ascoltatori italiani hanno trovato questi riferimenti offensivi e superficiali, ritenendo che contribuiscano a perpetuare immagini distorte e negative del loro paese.

Le reazioni al brano sono state varie e hanno acceso un dibattito sulla rappresentazione degli italiani all’estero e sull’uso di stereotipi nella musica.

  • Critiche: Molti utenti sui social media hanno espresso il loro disappunto, accusando Tommy Cash di razzismo e di mancanza di rispetto.
  • Difese: Alcuni fan dell’artista hanno invece difeso il brano, sostenendo che si tratti solo di una parodia e che non vada preso sul serio.
  • Codacons: L’associazione dei consumatori Codacons ha addirittura chiesto l’esclusione di Tommy Cash dall’Eurovision, definendo il brano “un messaggio dannoso e fuorviante”.

Ma veniamo alla chiave spirituale della vicenda dal momento che, come sapete, tutto ciò che accade al di fuori è SEMPRE LO SPECCHIO di ciò che accade dentro (al livello di coscienza)

Chiariamo alcuni punti essenziali:

1- Un artista (se così può definirsi una persona che decide di offendere l’altro per esprimere quello che crede essere il suo vero sè) non dovrebbe mai aver bisogno di denigrare qualcuno o qualcosa per emergere. Questa è tecnicamente una legge energetica di sopraffazione di cui si nutrono, ben volentieri, le forze oscure dell’esistenza

2- la vera arte, immaginiamo Dante Alighieri, di cui vi sto iniziando a parlare anche con articoli e sul canale Youtube, oppure Battiato o De Gregori nel mondo della musica, si esprime utilizzando il flusso della coscienza, ovvero l’anima. Altrimenti che arte è? di cosa è espressione, se dietro non c’è l’anima?

3- Che le persone si entusiasmino per una sonorità e un ritornello che si ripetono 40 volte in 3 minuti di canzone è quanto mai lo specchio dello stato di addormentamento generale; ”espresso macchiato” ripetuto come un mantra in continuazione, facendo anche riferimento a dei movimenti del corpo che esaltano ulteriormente il messaggio, non fa altro che addormentare ulteriormente le coscienze

4- La ripetizione di un mantra in cui si scredita l’altro per decine di volte, serve al popolo medio per scaricare tutte le sue frustrazioni settimanali lavorative, non di certo per aiutare a rendere il mondo un posto migliore, come accade AD ESEMPIO, quando si prega il Santo Rosario

5- Denigrare un popolo, come quello italiano che ha insegnato e insegna a tutta Europa e al mondo, l’arte, la poesia, l’alimentazione, la lingua e la storia del mondo, parlando di spaghetti, espresso macchiato e mafia è di una banalità scioccante che riesce a superare quella del brano ”soldi” di Mahmood

6- Perchè l’Italia ha bisogno di sentirsi denigrata? Come vi ho spiegato più volte, sono anni che sistematicamente vengono attuate opere oscure per demolire la BELLEZZA DELL’ITALIA, sotto ogni punto di vista, con il benestare di alcuni politici che eseguono solo degli ordini. Vi siete mai chiesti perchè è molto raro che un paese del resto del mondo venga deriso e invece l’Italia, ogni 2 o 3 anni viene bastonata?

L’Italia è temuta perchè ha dalla sua parte Dio e la potenza della bellezza che la accompagna da sempre. Gli altri paesi traggono ispirazione dall’Italia ma rendendosi conto che per arrivare al livello energetico e di bellezza degli italiani, serve tanto lavoro sia interiore che esteriore, scelgono di distruggere ”il nemico”

Questo meccanismo è tipico anche di molte persone, non solo dei paesi del mondo, che scelgono di distruggere chi hanno di fronte perchè lo considerano il nemico inarrivabile

Karmicamente parlando, sono azioni e pensieri molto disturbanti e potenti: chi se ne fa artefice o esecutore inevitabilmente si allontana dalla fonte divina, da Dio e quindi soffre.

7- L’autodeterminazione proviene sempre dal rapporto con Dio: negli ultimi decenni l’Italia si era molto allontanata dalle sue radici esistenziali, addirittura negando la sua origine (atto satanico e deplorevole). L’Italia paese sta cercando di rinnovarsi e autodeterminarsi di nuovo, per tale ragione fuoriescono queste strane scenette distopiche su come sarebbe visto dall’esterno l’italiano medio

8- continuate a pregare e a rimanere in Italia, se potete, solo così potrete far parte del mantenimento dei valori e della bellezza del paese più bello, lungimirante e poetico del mondo: L’ITALIA!

VIVA L’ITALIA, L’ITALIA CHE NON HA PAURA, L’ITALIA DIMENTICATA E DA DIMENTICARE COME DICEVA FRANCESCO DE GREGORI

VIVA L’ITALIA, L’ITALIA CHE RESISTE!!

Coloro che peccano di superbia: Nel Purgatorio, Dante incontra le anime dei superbi, che hanno peccato per eccessivo orgoglio e desiderio di elevarsi al di sopra degli altri. Questi peccatori vengono puniti con la pena di portare pesi enormi sulla schiena, simbolo del loro orgoglio smisurato.

Coloro che peccano di invidia: Sempre nel Purgatorio, Dante incontra gli invidiosi, che hanno provato risentimento per la felicità o il successo altrui. La loro pena consiste nell’avere le palpebre cucite con filo di ferro, per non poter vedere l’altrui bene.

Tanto bene

Maria Sara D’Agostini

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QUIS UT DEUS? COSA FACCIO IO PER RENDERE IL MONDO UN POSTO MIGLIORE?

La frase latina “Quis ut Deus?” significa “Chi è come Dio?”.

È tradizionalmente usata come motto dell’Arcangelo Michele, che nella tradizione biblica viene raffigurato come l’angelo che scaccia Lucifero dal Paradiso dopo la sua ribellione a Dio.

La frase è quindi un’affermazione dell’unicità e della superiorità di Dio rispetto a tutte le altre creature.

Ho deciso di introdurre questo articolo, scomodando l’Arcangelo Michele, capo delle Milizie Celesti, che tutto sa e tutto osserva.

Questa dovrebbe essere la domanda cardine dell’esistenza di ogni uomo e di ognuno di voi che state leggendo.

Senza la consapevolezza che siete nati per evolvere e di conseguenza per aiutare il prossimo a creare amore e bellezza, l’oscurità prenderà sempre il sopravvento sulla luce e in ogni ambito

Questa è una frase MAGICO-ALCHEMICA: tutte quelle espressioni trasformanti e trasformative che aiutano la trasmutazione delle emozioni inferiori in emozioni superiori; il lavoro su di sè

Ogni mattina ponetevi questa domanda e la sera, prima di andare a dormire chiedetevi se avete reso il mondo un posto migliore oppure no

Inoltre, potreste chiedere al vostro interlocutore quale sia il suo scopo esistenziale e se si è mai posto questa domanda, così preziosa e catartica: dalla sua risposta conoscerete il livello di coscienza momentaneo di quella persona e di conseguenza perchè lo avete attratto.

La legge di attrazione è inesorabile!

  • Paradiso, Canto XI, 28-30:

“Onde, per non fallire, / l’altrui volontà ne la tua, che fia / sempre con quella del voler di Dio.”

In questi versi, Dante sottolinea l’importanza di conformare la propria volontà a quella di Dio, riconoscendo la sua superiorità e il suo disegno provvidenziale.

  • Paradiso, Canto XXVI, 130-132:

“E io: ‘Perché la fede sanza opere è morta, / come mostra il mio testo, e voi il dite, / qual fede è quella che mi fa sì forte?'”

Qui Dante, attraverso la domanda posta a San Giacomo, evidenzia come la fede debba essere accompagnata dalle opere, ovvero da un concreto impegno nel seguire la volontà divina.

  • Inferno, Canto III, 18-21:

“Per me si va ne la città dolente, / per me si va ne l’etterno dolore, / per me si va tra la perduta gente. / Giustizia mosse il mio alto fattore;”1 

  • Matteo 6:24: “Nessuno può servire due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si legherà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza”.
  • Matteo 20:26-28: “Non sarà così tra voi; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore; e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo; come anche il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti”.  
  • Marco 10:45: “Infatti anche il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita in riscatto per molti”.
  • Luca 22:27: “Chi è più grande, colui che siede a tavola o colui che serve? Non è forse colui che siede a tavola? Eppure io sono in mezzo a voi come colui che serve”.  
  • Giovanni 12:26: “Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà”

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GLI IGNAVI E I TIEPIDI: CHI SONO?

Vi ho spiegato più volte che Dante era un iniziato, non a caso la sua più grande creazione si intitola DIVINA COMMEDIA.

l’opera di Dante Alighieri era intitolata semplicemente “Commedia”. Il titolo “Divina Commedia” fu introdotto successivamente, probabilmente nel XVI secolo, per sottolineare la grandezza e la perfezione dell’opera dovuta all’intervento soprannaturale: Dante era stato un mezzo per far scendere nella materia la luce divina

Nella sua magnificenza, questa opera divina contiene tanti elementi di indagine spirituale ed esoterica, ma oggi voglio focalizzarmi su un aspetto che si ritrova anche nel Vangeli: GLI IGNAVI E I TIEPIDI

Nella Divina Commedia di Dante Alighieri, gli ignavi sono coloro che in vita non si sono schierati né dalla parte del bene, né dalla parte del male. Figure che non hanno mai osato avere un’idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre a quella del più forte.
Dante li colloca nell’Antinferno, luogo che precede l’Inferno vero e proprio, poiché non sono degni né del premio eterno del Paradiso, né della vera e propria punizione eterna dell’Inferno.

La loro pena è quella di essere punti da insetti e di inseguire una bandiera senza insegna, simbolo della loro mancanza di una direzione nella vita.


Nel canto III dell’Inferno, Dante descrive gli ignavi in modo vivido e sprezzante:

«Questi miseri, che mai non fur vivi,
erano ignudi e stimoli da mosconi
e di vespe, che li facean rei di fango.
Dalle loro ferite usciva un sangue
che, mischiato con lacrime, ai loro piedi
da fastidiosi vermi era raccolto».


La condizione degli ignavi è particolarmente misera e la loro pena è di essere dimenticati da tutti, sia da Dio che dagli uomini.


«Non ragioniam di lor, ma guarda e passa», dice Virgilio a Dante nel canto III dell’Inferno, sottolineando il disprezzo per questa categoria di peccatori.


Gli ignavi rappresentano una critica di Dante all’indifferenza e alla mancanza di impegno nella vita. Il poeta condanna coloro che non prendono posizione e non si assumono la responsabilità delle proprie azioni.

Questo aspetto è uno dei 2 pilastri del lavoro su di sè o Risveglio della coscienza

Chi non prende posizione, non rimane fedele alla propria anima e non prende coscienza che è responsabile al 100% della propria esistenza, vivrà ogni giorno nell’inferno e nel buoi della coscienza!

Vediamo invece cosa dice il Maestro Gesù Cristo a proposito dei tiepidi….

Apocalisse 3:15-16: “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, né caldo né freddo, io ti vomiterò dalla mia bocca.”

Matteo 6:24: “Nessuno può servire due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si legherà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza”. Questo versetto sottolinea l’importanza di una scelta chiara e decisa tra seguire Dio e seguire altre priorità.

Luca 9:62: “Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio”. Questo versetto invita a una sequela di Gesù senza esitazioni o ripensamenti.

Maria Sara D’Agostini

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SEI IL MAGO DELLA TUA VITA
Il dolore è ciò con cui ci identifichiamo quando non conosciamo noi stessi

IL FINE-VITA: DI CHI?

Partiamo dal contenuto di questo articolo:

https://www.rainews.it/articoli/2025/02/toscana-prima-regione-legge-sul-fine-vita-9bccd095-6939-4af1-9a6a-ed391b72dfed.html

La prima regione che ha ”legalizzato” il fine -vita è la Toscana; la premi-amo oppure no?

Scegliete voi, nel frattempo vi spiego il vero significato del fine vita o eutanasia, che dir si voglia

La morte è prerogativa di Dio. Siamo tutti d’accordo? Chi non lo è, semplicemente si è dimenticato da dove proviene.

La morte è prerogativa divina e non demoniaca

Contrariamente a quanto possiate credere, nella morte (a qualunque piano si manifesti) c’è sempre Dio; Dio è onniscente per sua stessa definizione e in quanto tale è UNO e OVUNQUE presente.

Tutta la materia sensibile e cosciente è la manifestazione di Dio; a maggior ragione il corpo umano che è manifestazione visibile e cosciente del sè superiore nell’individuo

Approfondiremo questi temi nel corso di catechismo teologico/filosofico per adulti, in partenza da Giugno 2025

Qualunque forzatura venga effettuata sulla natura biologica, emotiva e psichica dell’umano è prerogativa delle forze oscure dell’esistenza.

Sull’Anima possono agire solo le forze della LUCE o gli angeli caduti, i demoni appunto. Ma anche questo è permesso da Dio

Sul mio canale ho iniziato un ciclo di lezioni di demonologia, in cui approfondisco, al livello teologico/spirituale, questa tematica così poco considerata.

La fretta e la necessità dell’uomo medio di oggi di avere ”tutto sotto controllo”, lo stanno inesorabilmente ma inevitabilmente allontanando dalla FONTE DIVINA.

Più L’uomo cercherà di sfuggire al profondo significato del senso della morte e più morirà dentro. Non ci sono altre strade: o si ”lavora” per la LUCE o per il BUIO.

La scelta spetta a ogni singolo uomo, ogni giorno, ogni istante.

L’uomo si vorrebbe sentire al pari di Dio al punto tale da decidere se e quando morire.

Il fine-vita, che sia aborto o eutanasia è un atto oscuro dell’esistenza, fatto passare per opportunità di libertà

Chiariamo alcuni concetti

1- Chi si fa artefice di queste scelte non ha mai conosciuto la libertà autentica.

Infatti la definisce libertà non libero arbitrio (sono due ottave diverse)!

2- l’uomo è libero solo quando accetta e trasforma il dolore in gioia

Sfuggire dal dolore e dalla malattia è proprio ciò che non serve: si stanno diffondendo tutti i principi divini, ma al contrario!

3-Il dolore è necessario per evolvere e accrescere l’Anima.

Pensare di poterlo sfuggire con punturine varie, per non invecchiare, per non diventare madri o per decidere se e quando morire è quanto mai infantile e oscuro. D’altronde le forze oscure fanno proprio leva su questo: agire sulle fragilità umane per elevarle all’ennesima potenza e sfruttarle a loro favore

4- Non esiste libertà se non si conosce la morte.

Mi potreste dire: la morte la conosceremo quando ci disincarniamo. Non è vero. La morte la conoscereste ogni istante se solo foste presenti a voi stessi e in contatto con l’anima. La morte la conoscereste ogni sera poco prima di chiudere gli occhi se solo vi metteste a servizio dei Maestri, una volta per tutte con coraggio.

Se fate i codardi non potete poi pretendere che la vita vi premi.

Vi ribadisco che ognuno ha ciò che merita ma chissà perchè questa frase non a tutti piace

5- nessuno può davvero far terminare una vita;

al massimo possono far smettere a un apparato psico-fisico di vivere su questo pianeta, l’ANIMA però continua a seguire i suoi percorsi, comunque.

L’anima è connessa a Dio e infatti è intoccabile!

Più vi allontanata da Dio, la fonte, e dalla sua volontà più una parte di voi morirà.

Sperimentare per credere!

Altro aspetto da considerare per il fine- vita è il suo alter ego, il suicidio.

Sapete cosa accade ad un anima suicida? Passa per il purgatorio perchè l’inferno già lo ha vissuto su questo pianeta. La domanda da porsi è: se esiste ”connaturato” il suicidio perchè fare una legge terrena sul fine-vita?

Beh, penso di conoscere la risposta: l’uomo, se non sente di decidere, si sente perduto. Molti uomini, più di quanti possiate credere, vorrebbero sostituirsi a Dio, ma dato che non ci riescono, si inventano metodi diabolici pur di alterare ed edulcorare le coscienze, facendogli credere che ciò che gli propongono sia l’unico modo possibile per liberarsi dal dolore.

E’ evidente che nessuno gli abbia mai insegnato ad avere a che fare con il dolore e la malattia e nessuno gli abbia mai detto che tutto si trasforma, anche il dolore come la sofferenza che è il MOTORE DELLA GIOIA

Mi piace chiudere questo mio scritto con un post su X, di cui lascio anche l’autore per donargli il merito: è riuscito a riassumere in 4 righe la stupidità umana manifesta su questo pianeta

ps: il FINE- VITA non è un suicidio, come vi ho spiegato prima, paradossalmente dietro a un suicidio c’è l’anima che sceglie, qui invece c’è l’uomo che ti concede la grazia (come fa Dio) della morte: è molto diverso!!

Come sempre, il mio compito non è contestare la legge o le decisioni assunte da burattinai terreni, bensì farvi aprire gli occhi e condurvi alla lettura animico/spirituale degli eventi del mondo

Siamo qui per servire e anche questa è una forma di servizio.

Tanto bene

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio” aeternum

La perfetta salute e il pieno Risveglio sono in realtà la stessa cosa

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#finevita #eutanasia #aborto #toscana #finevitatoscana #morte #vita #Dio

LE PREGHIERE CHE CAMBIANO LA VITA

Non è un segreto che la preghiera salverà il mondo, lo dicevano anche i padri della saggezza antica, il punto è: perchè se si conoscono queste verità, dopo millenni di sperimentazioni ed evoluzione spirituale dell’uomo, l’uomo sceglie comunque di NON pregare o di farlo molto poco?

Le ragioni sono molteplici, mancanza di umiltà, il credere che pregare non serva a niente, il pensare che la preghiera tolga tempo ad altro, etc

E’ necessario prendere coscienza che proveniamo da Dio e a Dio dovremmo tornare, quindi cercare di fuggire da Dio è come voler mettere la testa sotto al tappeto

Invito tutti a riflettere sulla potenza della preghiera quale strumento fondante e quotidiano che vi ”riannoda a Dio Padre”

«È stato Dio, e nessun altro, a salvare il mondo. Il mondo, però, deve volerlo, desiderarlo. La preghiera serve a questo: lasciare che Dio venga in noi e operi in noi la sua salvezza. Pregare è vivere al suo cospetto, essere aperti a Lui. Divenire poco alla volta figli e figlie del Padre. Io non potrò essere salvato mio malgrado. La preghiera è il “sì” rivolto a Dio che lo autorizza a trasformarmi».

Ora veniamo al cuore dell’articolo, vi suggerisco le preghiere più forti e intense da un punto di vista trasformativo e spirituale. Ve le allego come foto in modo che sarà più facile per voi fare degli screen e salvarli

1- IL SANTO ROSARIO

Trovate altri dettagli e modalità di preghiera anche nel mio ebook: il Santo Rosario commentato in chiave di Risveglio. Vi propongo di seguito i misteri in stile classico

Il Santo Rosario è una catena continua nel rapporto con Dio, nonchè la base spirituale di ogni vostra giornata

2- LA VIA CRUCIS

Ce ne sono diverse di edizioni interessanti come commentari alla Via Crucis ma in questo articolo, come detto in precedenza, vi indico l’edizione più approfondita e spiritualmente elevata

Con questo testo avrete la possibilità di meditare profondamente sul senso del dolore nella vostra esistenza, attraverso i dolori vissuti dal Cristo

3- VISITA A GESU’ NEL TABERNACOLO

Questa preghiera vi riconnette all’amore divino. La potrete fare davanti al tabernacolo ma soprattutto quando non partecipate alla Messa o vi sentite ”lontani da Dio”

4- CONVERSAZIONE CON GESU’ CRISTO PER 33 GIORNI

Questa preghiera ve la suggerisco per entrare in rapporto intimo con il Maestro, Gesù Cristo

Dura 33 giorni, nei quali vi renderete conto della trasformazione che il Maestro è in grado di compiere attraverso di voi se vi mettete a servizio

5- LA PREGHIERA DEL CUORE

Questa ultima preghiera sarà utile per lavorare sul cuore, sia in senso fisico che emotivo

Vi permetterà di aprire il cuore e abbracciare l’amore divino totalmente

Buon preghiera di Risveglio a tutti voi!!

Tanto bene

Maria Sara D’Agostini

”Serva di Dio” aeternum

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LA MADONNA DI LOURDES E I MALATI: UN LEGAME STRETTISSIMO

Papa Giovanni Paolo II, nel 1993, volle istituire la Giornata Mondiale del Malato in occasione della festa della Madonna di Lourdes. Alcune persone cercarono di dissuaderlo dalla scelta dell’11 febbraio: “Nell’emisfero nord fa troppo freddo! Nell’emisfero sud fa troppo caldo!”

Ma fu impossibile farlo desistere: Giovanni Paolo II sapeva che Lourdes era nel cuore di tanti malati, conosceva l’accoglienza e il servizio a loro riservato, il conforto e la pace che ciascuno può trovare alla Grotta dove Maria si presentò come l’Immacolata, ovvero la perfetta concordanza tra anima e corpo.

“Andai in riva al Gave a raccogliere legna insieme a due amiche. Loro attraversarono l’acqua; poi si misero a piangere. Chiesi loro perché piangessero. Mi risposero che l’acqua era molto fredda. Io le pregai di aiutarmi a gettare delle pietre nell’acqua per riuscire a passare senza togliermi le scarpe; mi risposero che avrei dovuto fare come loro. Allora mi spostai un po’ più lontano per vedere se sarei potuta passare senza togliermi le scarpe. Non potei farlo. Allora tornai verso la grotta per togliermi le scarpe. Come cominciai, sentii un rumore. Mi voltai verso la prateria; vidi che gli alberi non si muovevano per niente. Continuai a togliermi le scarpe; sentii lo stesso rumore. Alzai la testa guardando la grotta. Vidi una Signora vestita di bianco: aveva un abito bianco e una cintura azzurra e una rosa gialla su ogni piede, del colore della catena del suo rosario. Quando ebbi visto questo, mi sfregai gli occhi, credetti di ingannarmi. Misi la mano in tasca, dove trovai il mio rosario. Volevo fare il segno della croce ma non potei portare la mano alla fronte: mi è ricaduta. La visione fece il segno della croce. Allora la mia mano tremava, provai a rifarlo e potei. Ho sgranato il mio rosario; la visione faceva scorrere i grani del suo ma non muoveva le labbra. Quando ebbi finito il rosario la visione disparve di colpo. Ho chiesto alle altre se avessero visto qualcosa, mi dissero di no. Mi chiesero che cosa avessi da dire. Dissi loro che avevo visto una Signora vestita di bianco, ma che non sapevo chi fosse, ma che loro non avrebbero dovuto dirlo. In seguito esse mi dissero che io non avrei più dovuto ritornarci; io dissi loro di no”

Umilissima e devota.
Bernadette Soubirous



Estratto del primo racconto autografo delle Apparizioni, indirizzato “al molto onorato P. Gondrand, degli Oblati di Maria Immacolata. A Bétarram. Questo racconto manoscritto è stato preceduto da innumerevoli racconti orali fatti da Bernadette e da molte “deposizioni” davanti a personaggi ufficiali.

La devozione è una forma elevata ed evoluta di fede.

Riescono ad essere devoti coloro che stanno lavorando per “riabilitare” l’anima all’apparato psico-fisico

La preghiera e il lavoro su di sé, sono le due chiavi che conducono i corpi inferiori a diretto contatto con l’anima e i piani superiori dell’esistenza.

E voi, state riconquistando il vostro stato d’essere?

Tanto bene

Maria Sara D’Agostini

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